Biricoccolo, tutto quello che c’è da sapere sulla pianta. I trucchi per coltivarla al meglio e per godere dei suoi succosi frutti.
La coltivazione degli alberi da frutto è un’attività che richiede non solo tanta pazienza, ma anche la conoscenza di tutte quelle tecniche botaniche e agricole che sono specifiche per favorire la crescita delle piante. Sono molteplici i fattori da tenere in considerazione come la giusta esposizione al sole, la scelta del terreno, così come il drenaggio dell’acqua.
Si accennava in precedenza che si tratta di un vero e proprio lavoro che gli agricoltori portano avanti con impegno e dedizione. Coltivare alberi da frutto non è così semplice e bisogna tener conto di molti fattori, proprio perché ogni pianta ha delle sue peculiarità. Ad esempio bisogna valutare l’esposizione del sole, il terreno, scegliere quale albero sia adatto in base al clima del territorio, la distanza tra un arbusto e un altro così come la quantità di acqua necessaria utile allo sviluppo delle radici.
Biricoccolo, tutto ciò che riguarda la pianta da frutto
Nello specifico vogliamo parlarvi di una pianta che si chiama biricoccolo: si tratta di un antico albero da frutto che presenta delle caratteristiche molto simili non solo all’albero di albicocco, ma anche a quello di susino.
Le sue origini sono da collocarsi nella Cina occidentale e fu solo nel 1700 che venne trasportato anche in Italia, dove viene coltivato prevalentemente in Campania e a Bologna. Si tratta di un tipo di coltivazione che non vede un largo consumo, ma è presente in davvero tanti giardini e in molteplici frutteti. Tra quello campano e quello bolognese possiamo riscontrare delle sostanziali differenze per quel che riguarda la grandezza. Rispettivamente il primo è più piccolo del secondo ma entrambi sono particolarmente gustosi.
Si menzionava in precedenza che il frutto è molto simile all’albicocca e alla susina e presenta una buccia di colore rosso scuro che è vellutata come quella dell’albicocca. La pianta è decisamente molto robusta e i suoi rami assumono una forma piramidale tendenzialmente più scura con il passare degli anni. Per quel che riguarda, invece, i fiori questi sono di piccole dimensioni e sono composti da petali bianchi con alcune venature rosa. Ricordiamo che il frutto viene chiamato anche con il nome di prugna selvatica ed è presente prevalentemente nel mese di giugno e luglio.
In ultimo ci occuperemo della sua coltivazione: ricordiamo essere una pianta davvero molto robusta e in grado di resistere non solo al caldo torrido, ma anche a temperature rigide.