Come combattere la resistenza agli antibiotici? Un recente studio ha scoperto che frutta e verdura contengono una molecola speciale.
Gli antibiotici sono farmaci utilizzati per prevenire e trattare le infezioni batteriche. La resistenza agli antibiotici si verifica quando i batteri cambiano in risposta all’uso di questi farmaci. Quindi, sono i batteri stessi a diventare resistenti agli antibiotici, e non le persone o gli animali. Le infezioni che causano sono più difficili da trattare rispetto a quelle causate da batteri non resistenti.
La resistenza agli antibiotici comporta solitamente costi medici più elevati, degenze ospedaliere più lunghe e un aumento della mortalità. Nuovi farmaci, sfortunatamente, non contrastano questa possibilità e quindi dovrebbe essere necessario un cambiamento. Per esempio incrementando vaccini, lavarsi le mani adeguatamente e una buona igiene alimentare. Proprio alimentazione e antibiotici, due mondi che sembrano a sé stanti, in realtà possono supportarsi a vicenda.
Come combattere e prevenire la resistenza agli antibiotici: tutta questione di alimentazione
Secondo un recente studio svolto dall’Università degli Studi di Milano, in collaborazione con l’Institute for Research in Biomedicine di Bellinzona, una sostanza naturale che si trova all’interno di verdura, principalmente, e frutta, può proteggere dalla resistenza agli antibiotici.
Si tratta dell’acido ellagico, un polifenolo naturale che si trova all’interno di frutta e verdura come: frutti di bosco, noci, lamponi, pistacchi, anacardi e uva. Questa sostanza è in grado di inibire la formazione di biofilm, ovvero quella “protezione” che permette ai batteri di divenire resistenti agli antibiotici. La ricerca è stata pubblicata su Pharmaceutics e potrebbe fornire numerosi punti di svolta in molti altri studi.
Lo studio è ancora al suo inizio ma dai risultati hanno potuto chiarire come alimenti come frutta e verdura siano realmente indispensabili all’interno della dieta. Non è ancora chiaro come l’acido ellagico agisca come agente antibiofilm, ma la sua azione dipende da una proteina enzimatica, la WrbA, la quale è coinvolta nella formazione del biofilm batterico. I risultati costruiscono una solita base per studi futuri in modo da ideare nuove strategia per prevenire la resistenza agli antibiotici. Non è una novità che la dieta abbia benefici sull’interno organismo, i risultati di questa ricerca sono soltanto una conferma di cosa è essenziale al corpo umano.
