Aggiungere il mais nella dieta può rivelarsi benefico, tuttavia bisogna solo tenere conto di questo piccolo particolare inaspettato.
Il mais, conosciuto anche come granturco, è un ortaggio amidaceo che si presenta sotto forma di chicchi su una pannocchia, coperti da una buccia. È uno degli alimenti più diffusi nel mondo, ma a volte viene considerato negativamente a causa dell’alto contenuto di zuccheri e carboidrati naturali. Tuttavia non bisogna trascurare i benefici per la salute, essendo anch’esso, molto versatile.
Il mais è uno dei cibi preferiti immancabili nelle grigliate estive ed è uno spuntino perfetto per le serate al cinema. Inoltre, essiccati i chicchi e ridotti in farina, può diventare farina, la quale è usata per preparare le tortillas, le patatine, i cracker e la polenta. Può essere aggiunto alla dieta in qualsiasi forma lo si voglia.
Inserire il mais nella dieta: a cosa fare attenzione
Il mais è un ottimo valore aggiunto da inserire nel proprio piano alimentare in quanto è ricco di vitamina C, un antiossidante che aiuta a proteggere le cellule dai danni e previene malattie come il cancro e le malattie cardiache. Inoltre è una buona fonte di carotenoidi, luteina e zeaxantina, che favoriscono la salute degli occhi e aiutano a prevenire la cataratta. Infine, contiene anche piccole quantità di vitamine B, E e K, e minerali come il magnesio e il potassio. Ma cosa nasconde il mais?
Visto i benefici che apporta alla salute e che scientificamente parlando è definito un ortaggio, si potrebbe pensare che si possa mangiare a non finire. Ma niente risulta più sbagliato. Nella realtà dei fatti il mais appartiene alla famiglia dei cereali, quindi dovrebbe essere utilizzato in sostituzione di pane, pasta e di altri cereali. Il consiglio, soprattutto adesso che è estate, è quello di tenere conto anche della quantità.
Solitamente viene usato per arricchire le insalatone, e se l’aggiunta rimane solamente un cucchiaio di mais, può tranquillamente non essere conteggiato e quindi si può procedere a mangiare anche la propria porzione di pasta, riso, pane o di qualsiasi altro cereale inserito nel piano alimentare come fonte di carboidrato. Se invece lo si vuole utilizzare in quantità più elevate, bisogna effettuale una sostituzione, sempre tenendo conto delle proprie porzioni. Sostanzialmente, bisogna stare attenti alle quantità che si assumono per non assumere troppi carboidrati.