Il Virus West Nile rappresenta la causa di un nuovo caso mortale. Quali sono i veicoli di contagio ed i sintomi che ne rendono possibile la individuazione.
Il Virus West Nile ha causato la morte di un’altra persona. La cosa ha ricevuto tutte le conferme del caso da parte delle autorità mediche che hanno indagato sulla vicenda. Ed anche questa volta l’epilogo letale che è costato la vita all’individuo colpito è avvenuto in Lombardia. Il primo caso di virus West Nile aveva avuto luogo a Cremona, mentre stavolta la vittima risiedeva nella piccola località di Acquanegra sul Chiese, in provincia di Mantova. Il decorso della malattia è stato alquanto breve. Invece il primissimo caso in Italia è avvenuto nello scorso mese di luglio, nel Parmense.
Tutto è nato dalla puntura di una zanzara, in questa circostanza. La cosa ha portato alla morte di un anziano di 86 anni, sul quale ha certamente gravato anche un sistema immunitario non certo forte quanto quello di un giovane adulto. Purtroppo il quadro clinico dell’uomo è andato peggiorando sempre di più già dal giorno del suo ricovero, avvenuto il 26 luglio scorso. Il decesso risale a venerdì 4 agosto ma la notizia è stata comunicata solamente nel corso delle scorse ore.
A Mantova e dintorni ci sono stati altri due casi confermati di virus West Nile, o febbre del Nilo. Hanno riguardato un 55enne che è anche stato dimesso e di un giovane che in realtà si sarebbe ammalato nel territorio di Cremona. Ma che è stato ricoverato all’ospedale di Asola, proprio nel Mantovano, dove a tutt’oggi si trova. Ed in totale i casi accertati di contagiati dal virus West Nile ammontano a 25, tutti quanti dislocati nel Nord Italia e nelle due Isole maggiori (Sardegna e Sicilia). La Regione più colpita è l’Emilia-Romagna con sette casi.
I sintomi della Febbre del Nilo sono rappresentati da stato influenzale e da reazioni quali vomito, nausea e cefalee. Molto raramente è possibile anche assistere a situazioni di meningoencefaliti e convulsioni, ed addirittura coma. Come visto, può essere anche mortale. Non esiste alcun vaccino efficace contro questa malattia esotica. Il modo migliore per evitare l’esposizione ad ogni possibile rischio è quello di cercare di ridurre le possibilità di essere punti dalle zanzare. Le quali da sempre veicolano agenti patogeni e virali anche gravi come la malaria.
Sia quest’ultimo che la febbre del Nilo od altre malattie sono responsabili di un alto numero di vittime nelle zone più povere del mondo. In questi luoghi non ci sono gli stessi mezzi e le stesse disponibilità sanitarie che invece possiedono tutti coloro che vivono nelle zone più ricche del mondo.
Va detto che è anche possibile non mostrare alcun sintomo, dopo la puntura di una zanzara dalla quale viene trasmesso il virus della Febbre del Nilo. E che il decorso e la incubazione dello stesso possono essere alquanto irregolari, dal momento che vanno dai due ai quattordici giorni prima che si manifesti la malattia. Per evitare il contatto diretto con le zanzare ed evitare qualsiasi eventuale rischio è possibile prendere alcune precauzioni efficaci. Intanto c’è una spiegazione sul perché le punture di zanzare si gonfino dopo ogni loro puntura.