La Febbre del Nilo è arrivata in Italia, primo caso in Puglia dove una persona è stata prontamente ricoverata.
Nella città di Foggia, in Puglia, è stato segnalato il primo caso di infezione umana da West Nile, comunemente nota come Febbre del Nilo.
È da un po’ di tempo che gli esperti stanno monitorando la diffusione della Febbre del Nilo nel mondo, ed ora è arrivata anche in Italia.
Paziente ricoverato: il primo caso italiano di Febbre del Nilo
Nella giornata di oggi, 8 agosto 2023, arriva la conferma che un uomo di circa 40 anni è stato ricoverato nel reparto di malattie infettive presso il Policlinico Riuniti, il paziente è affetto dalla Febbre del Nilo. Il caso è stato confermato attraverso esami specifici condotti dal personale medico.
Come riportato da Rai News, secondo quanto dichiarato dal dottor Giovanni Iannucci, direttore del servizio di igiene pubblica e del dipartimento di prevenzione della ASL di Foggia, il paziente è giunto in ospedale verso la fine di luglio, presentando uno stato confusionale accompagnato da febbre e diarrea. Questi sintomi erano coerenti con i sintomi associati all’infezione da West Nile. La diagnosi definitiva è stata confermata ieri, il 7 agosto, quando i risultati delle analisi di laboratorio hanno rivelato la presenza del virus.
Il campione analizzato è stato inviato al laboratorio di biologia molecolare del Policlinico di Bari, sotto la guida della professoressa Maria Chironna, dove le analisi hanno identificato il virus West Nile. Il paziente è poi stato riportato a Foggia per il proseguimento delle cure e dell’osservazione.
La sospetta connessione con la Febbre del Nilo è stata sollevata poco dopo il ricovero del paziente. Il professor Sergio Lo Caputo, responsabile del reparto di malattie infettive, ha spiegato che in concomitanza con l’arrivo del paziente è stata ricevuta un’informativa da parte della Regione riguardo alla presenza di zanzare portatrici del virus West Nile nella zona di Barletta.
È importante sottolineare che nella maggior parte dei casi l’infezione da West Nile è asintomatica. Il professor Lo Caputo ha evidenziato che solo in rari casi può portare a encefalite e che il virus non si trasmette da persona a persona. La principale misura di prevenzione è quindi la lotta contro gli insetti che trasmettono il virus. A causa dell’aumento delle temperature e il cambiamento climatico in corso, si prevede un aumento delle malattie trasmesse da zanzare e zecche, come la Febbre del Nilo.
In risposta a questa situazione, il sindaco di Barletta, Cosimo Cannito, ha emesso un’ordinanza per contrastare la diffusione del virus West Nile. Si provvederà quindi con disinfestazioni per cercare di uccidere le zanzare portatrici del virus, e di conseguenza evitare il diffondersi della malattia. Sottolinea il sindaco che è importante la collaborazione di tutti, in particolare per ciò che riguarda l’accumulo di acqua stagnante, habitat ideale per le zanzare. Bisogna quindi fare attenzione all’acqua stagnante e accumuli di acqua.
Aurora De Santis