Correggere gli errori grammaticali degli altri, spesso è sintomo di un disturbo: in molti la chiamano sindrome da pedanteria grammaticale.
È capitato a tutti di notare commenti, sui social, in cui alcune persone si palesano come detentori del verbo assoluto, giustizieri degli errori ortografici. Ammettiamolo, ciò è un atteggiamento alquanto fastidioso. Può capitare di commettere un errore, oppure di digitare male delle lettere, o ancora, di non sapere come coniugare un verbo. Non è la fine del mondo, eppure…
Eppure, ecco che arrivano coloro che devono sottolineare l’errore. Bè, queste persone potrebbero soffrire di un disturbo, che alcuni definiscono come sindrome da pedanteria grammaticale. Si tratta di revisori di testi, di editor, i quali, grazie alle loro abilità, riescono a correggere un comune commento con estrema rapidità. La correttezza sintattica, però, soprattutto sui social, nei commenti, lascia il tempo che trova.
Le persone che hanno il vizio di correggere gli errori grammaticali degli altri: un possibile disturbo
La sindrome da pedanteria grammaticale è una forma di patologia compulsiva che spinge una persona a correggere grammaticalmente gli altri. Ma gli errori grammaticali, anche negli ambienti più elevati, sono all’ordine del giorno. Capita a tutti di sbagliare, tra l’altro, l’italiano è una lingua molto esigente, facile da imparare nella forma base da parte di uno straniero, enormemente difficile da padroneggiare pienamente.
Eppure, c’è chi si impone come giustiziere social, e che a molti dimostra una atteggiamento altezzoso. Questa persona, però, potrebbe avere un disturbo ossessivo-compulsivo (DOC). Sui social sono definiti “grammar nazi”, perché cercano di dimostrarsi superiori agli altri, di elevarsi dalla massa che sbaglia. È l’università di Oxford a definire il disturbo come sindrome da pedanteria grammaticale.
Non a caso, la stessa università inglese ha condotto alcune ricerche sulla sindrome e su determinati comportamenti. Chi soffre di questo disturbo, in realtà, si sentirebbe frustrato, a disagio, nel vedere gli errori grammaticali, e quindi sente la necessità di intervenire. Se non interviene, non sta bene, prova ansia. Un altro studio, condotto a Tokyo, invece, ha evidenziato come il disturbo sia prerogativa delle persone più introverse e meno versatili.
La sindrome da pedanteria grammaticale può anche essere la conseguenza di alcuni traumi infantili, magari scaturiti da maestre troppo austere e severe, o da un’educazione in famiglia abbastanza intransigente. È anche la conseguenza di un’ansia sociale, una difficoltà a interagire con gli altri. Come tutti i DOC, ogni valutazione è fortemente soggettiva.