Il destino si è accanito su una donna australiana: ha fatto credere a suo figlio di essere guarito da un tumore, e invece…
Ha trasformato i suoi ultimi giorni di vita in una festa, e per questo ha diviso il web. Una donna australiana ha fatto credere a suo figlio Omar, di 10 anni e affetto da un linfoma di Hodgkin, un tumore del sistema linfatico, di essere guarito definitivamente, solo per vederlo sorridere e per riportarlo a casa. Un gesto che ha commosso, ma che ha anche sollevato molteplici polemiche.
Il destino si è accanito su questa giovane mamma, la quale aveva già perduto due figlio in tera età, per due forme di tumore. Li ha visti spegnersi in un letto di ospedale, soli e privi di speranze. Ma con il terzo figlio ha preso una decisione diversa, coraggiosa, sofferta, ma che almeno ha regalato attimi di gioia al piccolo, dopo che i medici le avevano detto che non ci sarebbe stato più nulla da fare.
Getzsa ha deciso di mentire, e ha fatto bene, trasformando il giorno più triste della sua vita in una festa. Una festa non per lei, ma per il suo bambino di 10 anni, al quale i medici avevano dato pochi giorni di vita. Omar sarebbe stato sconfitto dalla malattia, ma la mamma, nei suoi ultimi giorni, lo avrebbe tenuto con sé, in casa. Il tutto pur di vederlo sorridere.
Molti utenti hanno protestato, sollevando polemiche francamente insensate e stupide. La decisione di riportare Omar a casa è stata durissima, ma almeno ha dato modo al bambino di sorridere, speranzoso, e di suonare il “campanello della guarigione”, apposto nell’atrio dell’ospedale. Il bambino scuote la campana, sorridente, mentre sua madre, alle spalle, piange a dirotto.
Una bugia a fin di bene, una falsa speranza che ha riempito, seppur per pochi istanti, il il cuore di Omar. Il video, diffuso in rete nel 2022 dalla pagina Instagram Upsomedia, nonché dalla stessa mamma, sul suo profilo personale, ha fatto il giro del mondo, testimoniando il sacrificio immane della donna, di fronte alla condanna a morte del figlio. Alla fine, Omar se n’è andato, dopo qualche giorno che era tornato a casa, tra l’amore della sua famiglia.
Negli ultimi giorni di vita, ha sorriso, ha ritrovato il suo ambiente, la sua cameretta, gli altri suoi fratelli, e si è spento nel suo letto, tra le braccia della mamma, ma senza soffrire. Getza si sfoga sui social, scrivendo che “è impossibile dire al proprio figlio che la sua vita è finita, che non c’è più nulla da fare”. Come si può? Meglio mentire, trasformando gli attimi più dolorosi della vita in una festa.