Tumore alla prostata, cos’è? Quali i suoi sintomi? Come prevenire? Come ridurlo del 30%? I consigli degli esperti da non perdere.
Il tumore alla prostata si riconferma essere uno tra i più diffusi nell’universo maschile: un aspetto molto importante sta nel fatto che il tasso di sopravvivenza è nettamente aumentato nel corso degli ultimi anni. Vediamo più da vicino le specifiche, i sintomi, come prevenirlo e come ridurlo.
Come si menzionava poc’anzi, il tumore alla prostata è uno dei più diffusi negli uomini e si origina dalle cellule che sono presenti all’interno della ghiandola prostatica: queste, infatti, cominciano a crescere in maniera esponenziale. La prostata ha le dimensioni di una noce, in condizioni normali, ma con il passare degli anni e con l’insorgere di alcune patologie può ingrossarsi. L’ingrossamento va a creare una serie di disturbi specialmente nella minzione. Parlando con i dati alla mano, vediamo che vi è una diffusione di circa il 20% diagnosticato nell’uomo (tra tutte le forme tumorali).
Tumore alla prostata, ridurlo del 30%: cosa devono fare gli uomini
Per avere un quadro completo di quello che è il tumore alla prostata, occorre sottolineare anche altri aspetti: iniziamo subito col dire che ci si può ammalare tendenzialmente dopo i cinquant’anni e occorre tener presente che la familiarità è un fattore di rischio da non trascurare.
Inizialmente non vi è alcun sintomo preponderante, ma il tumore alla prostata può essere diagnosticato subito dopo una visita dall’urologo che consiste non solo nell’esplorazione rettale, ma anche nel controllo del PSA mediante un prelievo di sangue. Tra i sintomi più comuni abbiamo non solo la difficoltà nell’urinare, ma anche il bisogno di farlo sempre più spesso, nonché la presenza di sangue nelle urine e la sensazione di non farlo fino in fondo. Parlando di prevenzione, possiamo affermare che non ci sono delle regole vere proprie, ma senza alcun dubbio è possibile iniziare dall’alimentazione.
L’alimentazione deve prevedere un largo uso di frutta, di verdure di cereali. E ancora, la riduzione di carne rossa; praticare sport e rivolgersi al proprio medico per visite di controllo. Inoltre recenti studi hanno confermato che l’uomo per ridurre del 30% il tumore alla prostata dovrebbe eiaculare almeno cinque volte alla settimana. Ad oggi il numero delle diagnosi è aumentato, ma al tempo stesso c’è sempre di più margine di sopravvivenza. Occorre, infatti, considerare il tumore in base al grado di Gleason che ne indica la diffusione, lo stadio e l’aggressività.
In base allo stadio della malattia, alle caratteristiche del paziente, alla sua età è possibile adottare diverse strategie per attaccare il tumore: possiamo parlare non solo di chirurgia radicale, ma anche di radioterapia e terapia ormonale.