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Alimenti e Nutrizione

Quante volte mangiare la carne bianca a settimana per trarne tutti i benefici possibili

Pubblicato da
Andrea Cerasi

La carne bianca fa meno male rispetto a quella rossa, ma non bisogna comunque eccedere con il suo consumo: quante volte mangiarla a settimana?

Mentre la carne rossa è etichettata come un alimento probabilmente cancerogeno, la carne bianca comporta migliori effetti sul nostro organismo. Inoltre, rispetto alla rossa, la carne bianca contiene meno grassi, meno colesterolo e più Omega 3. Va da sé che, comunque, non bisogna mai eccedere con le quantità, basta consumarla un paio di volte alla settimana, massimo tre volte, e bisogna anche fare attenzione alla sua qualità.

Carne bianca sul piatto (Canva) – Inran.it

Dagli anni ’90 l’uso di ormoni è stato vietato in tutta la Comunità Europea, mentre gli antibiotici non si danno più a scopo di profilassi, ma si somministrano solo in caso di necessità. Da quando viene somministrato l’antibiotico a quando l’animale arriva al macello, si deve aspettare una fase temporale che permetta all’organismo dell’animale di smaltire l’antibiotico. Ma è sempre così?

Mangiare carne bianca: quanto volte durante una settimana

Bocconcini di pollo (Canva) – Inran.it

Nel 2015, l’AIRC, l’Internation for Reasearch on Cancer di Lione, ha classificato la carne rossa come alimento con probabile livello cancerogeno (classe 2A), mentre la carne rossa lavorata, quindi gli affettati, come alimenti cancerogeni (classe 1A). Non è più un segreto che consumare carne in elevate quantità faccia male al nostro organismo.

Tuttavia, come per ogni cosa, a incidere è ovviamente la frequenza del consumo. Ma se la carne rossa comporta numerosi effetti negativi sul fisico, anche la carne bianca non è che sia proprio salutare, soprattutto alla luce di quanto scoperto da numerose indagini all’interno degli allevamenti di polli. Nonostante i divieti, infatti, anche in Italia si continuano a somministrare antiobiotici e ormoni per ingrassare gli animali.

Ciò vale anche per quanto riguarda gli allevamenti bio, non a caso, proprio di recente, ha suscitato scalpore un’indagine condotta all’interno di un allevamento di polli appartenente a un noto marchio italiano. Generalmente, la carne bianca è considerata più salutare e dietetica rispetto a quella rossa. Fornisce un ottimo rapporto di proteine, di minerali e di vitamine del gruppo B.

Mai esagerare con il consumo di carne, di qualsiasi tipo essa sia

Fettine di maiale (Canva) – Inran.it

Si definisce carne bianca quando questa ha un contenuto basso di mioglobina, ossia la proteina presente nei muscoli degli animali per il trasporto di ossigeno. La concentrazione di mioglobina è proporzionale all’età dell’animale e alla sua forza fisica. A differenza di quanto si possa pensare, nella categoria di carni bianche non troviamo solo pollo, coniglio o tacchino, ma anche suino, agnello, capretto e vitello.

La carne di maiale, in realtà, è una via di mezzo tra bianca e rossa, poiché il contenuto di mioglobina è simile a quello delle carni rosse. Per una dieta ipocalorica, ovviamente, è meglio consumare coniglio, pollo e tacchino, a basso contenuto di grassi e con una piccola percentuale di colesterolo. La carne di agnello, invece, è più grassa, così come quella di maiale, salvo certi tagli.

Inoltre, il tessuto connettivo molto sottile, rende la carne bianca più digeribile e facile da masticare. Come specifica l’OMS, il consumo di carne bianca deve essere inserito all’interno di un regime alimentare sano ed equilibrato, basato prevalentemente sul consumo di verdure, di frutta e di farine integrali, riducendo gli zuccheri, i grassi trans, il sale, i grassi saturi.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

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Andrea Cerasi