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Salute e Benessere

Allergia al sole: la forma più comune e come trattarla

Pubblicato da
Lisa Girello

Più che un’allergia al sole si può definire una particolare sensibilità ai raggi UV: scopri qual è la forma più comune e come trattarla.

L’allergia al sole è un termine ampio che descrive diverse condizioni che causano la formazione di un’eruzione cutanea pruriginosa dopo l’esposizione al sole o ad altre fonti di radiazioni ultraviolette (UV). La dermatite polimorfa solare è la forma più comune di allergia al sole.

Stare al sole (Canva – Inran.it)

Alcune persone hanno un tipo di allergia solare ereditaria. Altri sviluppano i sintomi solo quando sono scatenati da un altro fattore, come l’assunzione di farmaci o il contatto con alcune piante. Altri tipi di reazioni al sole si verificano per motivi non chiari. Sostanzialmente, non esistono vere e proprie allergie al sole, ma si possono definire delle ipersensibilità e intolleranze della pelle. Le persone con pelle chiara sono maggiormente esposte a questo tipo di condizione.

La forma più comune di allergia al sole: la dermatite polimorfa solare

Come anticipato, la forma più comune di allergia al sole è costituita dalla dermatite polimorfa solare. Si tratta di un’eruzione cutanea che colpisce le parti del corpo esposte maggiormente alla luce solare, come il collo, torace e spalle. Il termine polimorfo fa riferimento al fatto che l’eruzione cutanea può assumere diverse forme, come piccole protuberanze, aree sollevate o vesciche.

Eruzione cutanea (Canva – Inran.it)

La reazione si verifica di solito in primavera e all’inizio dell’estate, quando aumenta l’esposizione alla luce solare. Infatti, è meno probabile che si ripeta con l’avanzare dell’estate. Tuttavia, l’eruzione cutanea si ripete spesso ogni anno dopo la prima volta. L’eruzione di solito scompare da sola, senza lasciare cicatrici, entro 10 giorni, ma in alcuni casi gravi o persistenti, si possono avere bisogno di farmaci. I sintomi dell’eruzione polimorfa solare comprendono:

  • Densi gruppi di piccole protuberanze e vescicole
  • Macchie ruvide, infiammate e in rilievo
  • Prurito o bruciore
  • Febbre
  • Mai di testa
  • Spossatezza
  • Pressione bassa
Proteggere la pelle (Canva – Inran.it)

La diagnosi avviene attraverso un test svolto da un professionista, dove testa la fotosensibilità della pelle. In caso di positività, il paziente ha bisogno di una crema cortisonica e degli antistaminici. Per prevenire questa condizione, infine, è necessario preparare la pelle all’esposizione solare, abituandola piano piano al sole.

Lisa Girello

Laureata in Scienze e Tecnologie della Comunicazione nel 2021, da sempre mi appassiona la scrittura. Divoro libri da che ne ho memoria ma le mie passioni più grandi sono il cinema, le serie tv, anime e manga. Da brava curiosa quale sono, adoro scoprire cose nuove e collaborare con Inran mi da la possibilità di farlo ogni giorno.

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Lisa Girello