Puntura di tracina: cosa fare (e non fare) per riprenderti subito e alleviare il dolore. I consigli utili per risolvere il problema
Il mare può essere particolarmente pericoloso e insidioso, ragion per cui è necessario prendere le dovute precauzioni prima di entrare in acqua. I motivi che possono essere etichettati come minaccia per la sicurezza degli individui sono ovviamente le onde e le correnti che spesso e volentieri causano problemi anche a coloro i quali sono più esperti. E ancora, le cattive condizioni atmosferiche specialmente per chi naviga. Da non trascurare i pesci e le creature marine velenose che possono infliggere delle punture dolorose.
Non bisogna sottovalutare la natura: proprio per questo motivo bisogna rispettare i segnali che ci manda: una giornata di mare in sicurezza vuol dire anche seguire delle linee guida come quelle che vengono fornite dei bagnini. Bisogna evitare di nuotare in luoghi pericolosi e tuffarsi quando non si è propriamente nelle condizioni di poterlo fare. Di fondamentale importanza valutare il meteo ed essere preventivamente informati su come reagire e rispondere all’eventuale puntura di un pesce. Oggi, dunque, vi illustreremo passo dopo passo come comportarvi quando siete a contatto con una tracina.
Tracina, come alleviare il dolore della puntura step by step
Si menzionava in precedenza che le punture dei pesci possono essere pericolose e dolorose: ognuno ha le sue diversità e caratteristiche, oltre ad un rischio maggiore o minore. Prendiamo ad esempio le razze che quando vengono toccate rilasciano una scarica elettrica al malcapitato. Non di rado si registrano anche i casi di shock. Per non parlare poi delle tracine: viene anche conosciuta con il nome di pesce ragno e le sue punture sono estremamente fastidiose. Lo si trova in tutto il Mediterraneo e tende a nascondersi nei fondali sabbiosi.
Occorre fare attenzione alle spine dorsali che sono veicolo di sostanze velenose: per proteggersi si innalzano automaticamente ogni qualvolta un individuo si avvicina in maniera brusca in repentina al suo habitat. Nascondendosi nel fondale è davvero molto semplice calpestarla: il contatto è più o meno lo stesso di quello di una medusa e oltre ad un dolore molto intenso può causare nell’uomo diversi sintomi come la nausea, il vomito e talvolta anche tremori. Come ci si deve comportare quando si viene punti? È importante non inventare rimedi fai da te e seguire alla lettera le indicazioni che stiamo per suggerirvi. Iniziamo immediatamente con il dire che aceto, urina e ghiaccio non servono a nulla in questa circostanza. Possono addirittura peggiorare la situazione. Il primo passaggio utile da fare è quello di mandare qualcuno a recuperare un recipiente con dell’acqua calda.
Nel frattempo metti il piede sotto la sabbia dove resterà al sole. Immergi il piede nell’acqua la cui temperatura giusta deve a girarsi fra i 37° i 40°. Lascialo per circa 20 / 30 minuti. Il calore è di fondamentale importanza perché riesce a disattivare il villino della trascina, ossia la draco tossina. Un altro aspetto molto importante da considerare per essere preventivamente organizzato e al sicuro e controllare di aver effettuato il vaccino del tetano che deve essere ripetuto ogni 10 anni.