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Guardano un manichino e scoprono una cosa tremenda: le FOTO di Pascualita dividono il web

Pubblicato da
Salvatore Lavino

Avete mai avuto la sensazione di essere osservati da un quadro, da una bambola o da un manichino? Forse vi starà guardando per davvero, e forse è Pascualita a farlo.

Pascualita è la nuova star del web, e non ci sarebbe niente di strano se non fosse che lei non è una persona in carne ed ossa e che questa storia ha non poco di macabro a fare da sfondo. La vicenda in questione è sorta in Messico, nella località di Chihuahua. Qui, in un atelier da sposa del posto tutti quanti non fanno che parlare di altro. Il negozio si chiama proprio “La Popular – La casa de Pascualita”, che dalla lingua spagnola si può trasporre in italiano in maniera decisamente chiara.

Pascualita esposta in vetrina (Foto Flickr – Inran.it)

E Pascualita è proprio l’inquietante manichino esposto in vetrina, con indosso un abito da sposa. È a grandezza naturale, come ogni buon manichino dovrebbe essere. Ma ha dei dettagli alquanto netti e che per certi versi danno l’idea che sia una grossa bambola con un qualcosa quasi di esoterico, sicuramente di lugubre. Ci sono tante altre cose che fanno parlare di Pasqualita con un’aura di timore.

Pascualita, il manichino della sposa cadavere che fa paura

Il manichino della sposa cadavere messicana (Foto Flickr – Inran.it)

Il manichino di bianco e d’organza vestito sta lì da più di novanta anni. E guardarlo da vicino può ingannare la mente e suggerire alla stessa che lì dentro, dentro alla vetrina di quell’atelier, ci sia addirittura una persona in carne ed ossa, che è stata imbalsamata. Tutta colpa dei dettagli di quel manichino, il quale presenta un colorito tale da simulare quello della pelle di un vero individuo. Addirittura non mancano le rughe e le vene, delle unghie che danno l’idea che ci vorrebbe una manicure urgente e quello sguardo che è capace di mettere soggezione.

Non sono in pochi, sia tra i residenti che tra gli utenti che hanno visto le sue foto sui vari social network e per alcuni siti nel web, a pensare che in realtà Pascualita sia proprio una persona morta e conservata mediante imbalsamazione, proprio come erano soliti fare gli antichi Egizi ma anche i vari Meroe, Guanci, Shuar, Aztechi, Toltechi, Maya e Tibetani. Sembra che i capelli di questa bambola dalle dimensioni reali siano veri e che lo fossero già dal 25 marzo del 1930. Ovvero dal giorno in cui gli allora proprietari dell’atelier, che ha un retaggio di quasi cento anni, decisero di metterla in esposizione. E c’è anche una leggenda che ha dello spaventoso dietro a tutto ciò.

La leggenda di Pascualita è nata un secolo fa

Un dettaglio della mano di Pascualita (Foto Flickr – Inran.it)

Cominciò infatti a sorgere la diceria in base alla quale Pascualita fosse molto, molto somigliante alla giovane figlia di una certa Pascuala Esparza, che era la proprietaria di questo singolare esercizio commerciale. La ragazza perì proprio nel giorno fissato per le sue nozze, in base a quanto tramandato da queste voci, che vogliono proprio la sfortunata promessa sposa sottoposta ad imbalsamazione in seguito e poi posta in bella mostra davanti a tutti. E da lì ecco nascere anche altre leggende, come quella di un mago che sarebbe stato in grado di riportare la damigella in vita per potere ballare con lei ogni notte, fino all’eternità.

C’è anche chi giura di avere visto i suoi occhi e la sua posizione muoversi. L’attuale proprietario dell’atelier ovviamente non fa nulla per smentire queste dicerie ed anzi, ogni cambio d’abito – che avviene con la media di due volte alla settimana – avviene nel più stretto riserbo. Questa è una procedure che fa soltanto lui, assieme al massimo ad un paio di altri collaboratori. Inutile dire che tutto ciò ha reso quel manichino una sorta di attrazione turistica.

E più volte interpellato sul fatto, el Señor Mario Gonzalez (questo il nome del proprietario) si è limitato a dare delle risposte criptiche. La sua Pascualita ha maturato l’idea di essere in tutto e per tutto una sorta di vedova nera. Ovvero di uno spirito di donna irrequieto che non troverà mai più pace per tutta l’eternità e che prende di mira sia giovani donne – magari in procinto di sposarsi – come lei che giovani, potenziali amanti.

Attenti anche alla vera vedova nera

Una vedova nera (Foto Canva – Inran.it)

Riguardo alla vedova nera intesa come ragno, si tratta di una specie aracnide dalle dimensioni medio-grandi, con il corpo totalmente nero, dalla forma bombata e che presenta alcune macchie rosse che possono vagamente ricordare un cuore. Questo aracnide è presente in tutto il mondo in diverse specie. Dopo l’accoppiamento la femmina è solita divorare l’esemplare maschio, da cui il nome. Il morso di questo ragno è molto pericoloso visto che comporta la trasmissione di un veleno assai potente al cui interno circolano delle neurotossine anche letali.

Il veleno serve alla vedova nera per immobilizzare le sue prede, ma può essere impiegato anche per difendersi. Proprio come nel caso di un morso ad un essere umano. Se una persona dovesse essere morta da una vedova nera potrebbe accusare dolore per la messa in circolo del veleno, eritema, edema, un indurimento della parte del corpo coinvolta ed il sorgere di lesioni di tipo necrotico.

Il suo morso può anche uccidere

Si hanno poi, come conseguenza di ciò, nausea, vomito, diarrea, ipersudorazione, spasmi muscolari ed addominali, iperventilazione, ipertensione, agitazione, tachicardia, perdita di coscienza, paralisi e shock anafilattico. Per persone già colpite da altre malattie e per donne incinte i risvolti potrebbero essere più facilmente tragici. Ed il mordo della vedova nera può essere letale anche per un individuo perfettamente sano, nel caso in cui non si intervenga in maniera immediata. Ad esempio allertando un centro anti veleni. Altre specie di ragni velenosi sono il ragno violino ed il famigerato ragno lupo, del quale si sta parlando da qualche settimana con grande preoccupazione.

Salvatore Lavino

Classe 1985, giornalista pubblicista con una più che decennale esperienza nel settore e con migliaia di articoli prodotti in merito ai temi più disparati. Attualmente impegnato con diverse collaborazioni che trattano di vari argomenti, tra ecologia, cucina, sport, attualità, benessere e molto altro.