I cani non solo sono i migliori amici dell’uomo, ma possono essere un aiuto per la salute mentale e anche per riconoscere alcune malattie.
Lo sappiamo tutti, i cani condividono un profondo legame con l’essere umano, un rapporto che affonda le radici nella notte dei tempi. Non solo sono animali da compagnia, membri effettivi della famiglia, ma sono anche un valido aiuto per alleviare solitudine e malattie mentali. Non a caso, sono sfruttati ampiamente nella pet therapy. Ma ora giunge una nuova scoperta che ha dell’incredibile.
Medici ed educatori cinofili, infatti, affermano che i cani riescono a riconoscere alcune malattie, in particolare, attraverso il fiuto sviluppato, riescono a riconoscere il sopraggiungere di una crisi ipoglicemica o iperglicemica. In tal senso, fornirebbero una utilissima terapia per contrastare il diabete, soprattutto per i bambini affetti da diabete. In Toscana, i cani diventano un’allerta medica per i più piccoli.
Cani come allerta medica: aiutano a fiutare e a riconoscere alcune malattie
La Regione Toscana, data la scoperta, metterà in contatto medici ed educatori cinofili nella Scuola cani guida per ciechi di Scandicci, l’unica scuola pubblica in Europa, mettendo a disposizione cani per aiutare i bambini diabetici. Questo progetto è destinato a fare da guida per il resto d’Italia. Collaboreranno insieme la Scuola cani guida, l’ospedale Meyer di Firenze e l’Azienda USL Toscana Centro.
I cani, grazie alla loro dote, possono intuire le variazioni di concentrazione dei composti organici volatili prodotti da una persona. In particolare, quando sta per subentrare una crisi glicemica, i cani possono dare l’allarme, facendo intervenire tempestivamente i soccorsi. Dunque, garantiranno un doppio aiuto: allarme per i soccorsi e aumento dell’indipendenza della persona malata.
In questo modo, sarà migliorata l’individualità di una persona, in particolare quella dei bambini, troppo vincolati all’attenzione dei genitori, per ovvi motivi. Grazie alla compagnia dell’animale, questi potranno essere più liberi, e i genitori più sereni.
Tra l’altro, l’obiettivo di questo programma è quello di giungere a regole standard a livello nazione, che al momento non esistono. L’assistenza dei cani, infatti, ancora non è riconosciuta per questo scopo. Attraverso la pet therapy, questi sono impiegati solo per la tutela della malattie mentali, non quelle fisiche.
Le razze scelte dalla Toscana sono il Golden Retriever e il Labrador, le stesse utilizzate come guida per i non vedenti, tra le razze più intelligenti, affidabili, agili e forti, da allenare compiuti i due mesi di vita. Da settembre saranno addestrati, all’ospedale Meyer, i primi quattro cani, garantendo un supporto medico scientifico che apre nuove frontiere per l’assistenza medica di tutti i cittadini, da oggi anche quelli che soffrono di diabete.