Con i robot in ospedale si aprono nuovi orizzonti ed i risvolti in tal senso sono estremamente positivi. In Italia li stiamo già usando.
Robot in ospedale, dalla fantascienza alla realtà è un attimo. In alcuni ospedali infatti è già possibile vederli interagire direttamente con i pazienti ricoverati. Ed i medici hanno potuto constatare quale utilità abbiano nel ridurre lo stress da degenza. Stare bloccati nel letto di una struttura medica, pubblica o privata che sia, non è affatto piacevole. La presenza dei robot in ospedale però in qualche modo riesce a creare una importante distrazione per molte persone.
A farne uso è in particolare la Fondazione Santa Lucia Irccs di Roma, che sta impiegando i robot in ospedale con i soggetti che si trovano nella corsia di neuroriabilitazione. Grazie a questi amici cibernetici gli individui coinvolti trovano molto più interessante compiere alcuni esercizi o anche ammazzare il loro tempo libero. Per ora la cosa è circoscritta a quella specifica area della struttura sanitaria, allo scopo di fare da test in relazione alla utilità della cosa e di come i pazienti si interfacceranno con questi “nuovi volti”.
Robot in ospedale, una cosa che piace a tutti
Ma i riscontri fino ad ora sono più che positivi. Un robot in corsia ha come scopo primario quello di stimolare i ricoverati a svolgere attività utili per tenere il cervello in attività e per ridurre loro qualsiasi fonte di disagio. Alcuni lo trovano anche un ottimo rimedio contro la solitudine e poi con le odierne capacità di questi costrutti artificiali è possibile compiere azioni come ad esempio leggere, guardare un film, ascoltare musica, addirittura studiare. Ed anche compiere della meditazione per tenere in pace lo spirito e la mente.
Tutte queste azioni poi possono essere anche monitorate di volta in volta per fornire dati utili a capire il grado di declino cognitivo eventualmente in corso. A beneficiarne ed a ricevere un aiuto significativo in questo senso sono soprattutto gli anziani, visto che la condizione di demenza è diffusa soprattutto in tarda età. Fino a questo momento le risposte ricevute sono tutte positive. Non sono emerse delle controindicazioni di sorta e le persone che sono entrate in contatto con questa nuova possibilità sono rimaste tutte quante piacevolmente sorprese.
La tecnologia oggi non ha più limiti
Proprio grazie a nuove innovazioni come bracci robotici ultraprecisi o stampanti che realizzano nuove cellule artificiale direttamente nel corpo è stato possibile di recente aprire una nuova strada riguardo alla possibilità di potere compiere degli interventi chirurgici complessi. E che una volta apparivano come impensabili. Le nuove conoscenze scientifiche e tecnologiche hanno permesso questo e tanto altro che davvero sembrava impossibile, come ad esempio fare recuperare la vista ad una persona o la mobilità ad una donna che da anni aveva perso l’uso delle gambe. E con il passare degli anni ed il progredire di queste conoscenze ci saranno sempre più innovazioni rivoluzionare.