Sei incinta e ti chiedi quali alimenti facciano bene e quali male? Scopriamo insieme se si può mangiare il prosciutto crudo in gravidanza.
Nei mesi in cui si aspetta un bambino, moltissime donne sanno che ci sono dei comportamenti da non assumere assolutamente per non compromettere la crescita del proprio bambino.
Quando una donna è incinta, infatti, andrebbero eliminate tutte le cattive abitudini come fumare, dormire poco e mangiare cibo spazzatura. L’alimentazione è un punto cruciale durante la gravidanza in quanto tutto quello che mangia la madre va ad alimentare anche il bambino che cresce. Per questa ragione, è importantissimo capire quali possano essere gli alimenti che potrebbero mettere a rischio la gravidanza e la salute anche della mamma. Oggi, infatti, vedremo se il prosciutto crudo, uno dei salumi più amati di sempre, possa essere pericoloso e quali potrebbero essere le sue controindicazioni.
Il prosciutto crudo, come suggerisce anche il nome, è un salume che non viene cotto, ma stagionato.
Questo significa che, come altri salumi non cotti, potrebbe essere soggetto a rischi di contaminazione da toxoplasmosi e altre infezioni. La toxoplasmosi è una malattia che viene trasmessa da un parassita e può essere molto pericolosa. La toxoplasmosi può essere trasmessa al bambino se la madre è infetta e, purtroppo, questa patologia può causare malformazioni congenite gravi o addirittura l’aborto spontaneo o la morte in utero. Per questo motivo, alle donne incinte viene spesso consigliato di evitare il consumo di cibi crudi o poco cotti, compreso il prosciutto crudo, e di prendere precauzioni per evitare l’esposizione alle feci di gatti (altro possibile fattore di rischio di contagio).
La toxoplasmosi può essere contratta anche attraverso la frutta e la verdura. Infatti, gli esperti consigliano di lavare attentamente frutta e verdura, di cucinare completamente la carne e usare guanti quando si maneggiano terreno o giardino. Le donne incinte dovrebbero anche evitare di pulire la lettiera dei gatti o, se assolutamente necessario, farlo con guanti e lavarsi bene le mani dopo.
Devi sapere che alcuni tipi di prosciutto sono più sicuri rispetto ad altri e il rischio di contrarre la toxoplasmosi è davvero bassissimo. In particolare, quando acquisti del prosciutto cotto, devi scegliere sempre quello stagionato almeno per 18 mesi in quanto i processi a cui viene sottoposto dovrebbero uccidere il parassita. Il prosciutto crudo migliore da poter mangiare in gravidanza è quello di Parma. Visti la sua lunga stagionatura e processi di conservazione, è considerato meno rischioso rispetto ad altri salumi crudi.
Altri salumi da considerarsi crudi sono: pancetta, speck, capocollo, bresaola e salame. Se vuoi mangiare questi prodotti durante a gravidanza dovresti sempre cuocerli bene. Ad esempio, se prepari la pasta alla Carbonara, assicurati di cuocere bene la pancetta. Proprio qualche giorno fa ti ho parlato di come preparare la Carbonara se sei incinta.
Se questi salumi crudi vengono usati come ingredienti per sformati ed altre ricette, essendo cotti al forno, dovrebbero essere sicuri. Attenzione però alla pizza. Assicurati di chiedere che questi salumi vengano messi sulla pizza prima della cottura in forno. Infatti, di solito vengono messi solo dopo la cottura, poco prima che la pizza venga data al cliente.
Per determinare se sei immune o particolarmente sensibile all’infezione da toxoplasma, è possibile effettuare un semplice esame del sangue che rileva la presenza di anticorpi specifici contro il parassita.
Questo esame, noto come “test sierologico per la toxoplasmosi”, è in grado di identificare se il sistema immunitario ha già sviluppato difese contro il parassita a seguito di una precedente esposizione o infezione. Il test può essere eseguito sia prima del concepimento che durante la gravidanza, facendo parte della prima serie di esami raccomandati per le donne durante le visite prenatali.
Nel caso in cui risulti immune alla toxoplasmosi, significa che il suo corpo ha sviluppato gli anticorpi necessari per proteggerla dall’infezione, e quindi non sei a rischio di trasmettere l’infezione al bambino durante la gravidanza. Di solito, durante i 9 mesi della gestazione, non è necessario ripetere il test sierologico a meno che non vi siano altre circostanze particolari che richiedano una rivalutazione.
Se invece non risulti immune o non hai sviluppato anticorpi specifici, è importante prendere precauzioni per evitare l’infezione durante la gravidanza. Queste precauzioni includono, quindi:
Ovviamente, il test sierologico per la toxoplasmosi è uno strumento utilissimo per prendere precauzioni durante la gravidanza e capire come comportarti. Parlane con il tuo medico curante e valutate insieme il da farsi.
Aurora De Santis