Gli episodi di infortuni traumatici più importanti sono rappresentati da fratture e lussazioni. Come intervenire e quanto tempo serve per guarire.
Fratture e lussazioni rappresentano i principali infortuni di massima gravità di natura traumatica che potrebbero capitare ad una persona. E per quanto tutti quanti conosciamo bene di che cosa stiamo parlando, ci sono alcuni aspetti che andrebbero approfonditi. Questi incidenti possono capitare in qualsiasi contesto, sia in casa quanto nel corso di una attività sportiva o addirittura di una semplice passeggiata. Quasi sempre poi comportano anche del dolore fisico.
Tra fratture e lussazioni ci sono delle differente ben marcate. Quest’ultimo episodio è dato dalla fuoriuscita dalla sua sede naturale di un osso coinvolto in un trauma. Una caduta rovinosa od uno scontro violento potrebbero causare questo specifico evento, caratterizzato da un dolore spesse volte marcato. Un esempio tipico è dato dalla lussazione alla spalla, che comporta la fuoriuscita della testa dell’omero dalla cavità nella quale è alloggiata. La frattura è invece la rottura di un osso.
Fratture e lussazioni, alcune differenze
Va anche detto che, in caso di fratture e lussazioni, è bene evitare di compiere degli sforzi e dei movimenti inutili dal momento che le componenti che vanno a costituire il nostro scheletro sono collegate ai tessuti muscolari ed ai vasi sanguigni, oltre che ad altre componenti interne come gli organi ed i nervi. Si parla poi di frattura composta e scomposta a seconda della gravità della stessa e delle conseguenze che ci sono sull’osso coinvolto.
È composta quando le parti di osso interrotte restano nella loro sede anatomica. Scomposta quando invece non c’è l’allineamento naturale, ed un esempio della stessa si ha quando l’osso stesso fuoriesce dalla pelle lacerata ed è visibile. Anche se non sempre si ha l’esposizione diretta dell’osso. Chi subisce una frattura esposta va tenuto fermo in attesa dell’arrivo urgente di una ambulanza.
Che cosa fare in questi casi
Possiamo trasportarlo noi stessi in ospedale solo se il soggetto non avverte dolori alla colonna vertebrale (mai spostare una persona con una sospetta frattura della colonna vertebrale stessa) od al collo e se non ha problemi respiratori, e se non ha perso i sensi. Soltanto in presenza di queste situazioni potremo anche tentare di immobilizzare l’osso interessato. Tagliamo gli indumenti che stringono in modo troppo forte sulla parte del corpo coinvolta o se ci sia una emorragia per una frattura scomposta.
Le fratture vengono trattate con la classica ingessatura per quelle composte e con un intervengo chirurgico per quelle scomposte e/o esposte. Nelle situazioni per le quali appare evidente il manifestarsi di una lussazione è necessario tenere rivolto verso l’alto l’arto interessato. Questa cosa evita che abbia luogo un accumulo di sangue. Poi possiamo applicare del ghiaccio od un impacco freddo per evitare che l’ematoma relativo si estenda, ed applicare una fasciatura non rigida.
Quanto tempi ci vuole per guarire
Si consiglia di intervenire quanto prima su una lussazione perché fare passare del tempo rischia di causare dei danni ulteriori alla parte interessata. Sia con una frattura che con una lussazione è necessario affrontare un periodo di riposo. Per le prime si va da un mese di gesso per le zone di piccole dimensioni (ad esempio le dita) fino ad un periodo compreso fra i tre ed i sei mesi per gli arti. Mentre per le lussazioni possono essere sufficienti anche quattordici giorni per una completa guarigione. Le cause di infortuni possono essere le più disparate, ad esempio esistono anche le fratture da stress dalle quali possono nascere dei problemi anche importanti.