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Neonato morto durante la poppata, il dramma forse legato al caldo estremo

Pubblicato da
Salvatore Lavino

Il tremendo caso di un neonato morto durante la poppata ha sconvolto la vita di una intera comunità. L’autopsia non ha chiarito il perché del decesso, le possibili cause.

Neonato morto durante la poppata, è quanto di terribile accaduto in Sardegna dove un piccino nato soltanto nello scorso mese di maggio ha perso la vita proprio nel corso dell’allattamento. La mamma lo aveva tenuto al seno come già fatto altre volte dopo la venuta al mondo del piccino, ma all’improvviso è avvenuto il decesso. E su quanto accaduto a Quartucciu, in provincia di Cagliari, è stata anche disposta una autopsia. Occorre però stabilire ancora cosa possa essere successo di così fatale da giungere a questo terribile epilogo poiché l’esame svolto dal medico legale non è stato in grado di chiarire il motivo scatenante del dramma.

Una mamma che allatta il proprio figlio (Foto Canva – inran.it)

Per ora non ci sono ipotesi riguardo alle cause della scomparsa del neonato morto. Il caso si è verificato nella serata di giovedì 20 luglio 2023. C’è però qualche sospetto, come ad esempio il fortissimo caldo che ha investito l’Italia e che vede la Sardegna particolarmente coinvolta. Ma potrebbe anche essere possibile che abbia potuto influire il caldo. I genitori hanno 35 anni e 33 anni e l’episodio è avvenuto in una piazza di Quartucciu in tarda serata. Faceva comunque molto caldo nonostante fosse notte.

Neonato morto durante la poppata

Il personale medico in azione urgente (Foto Canva – inran.it)

La coppia era in compagnia anche dei nonni. Ad un certo punto la madre 33enne ha provveduto a nutrire il proprio bimbo, ma dopo qualche minuto la donna si è accorta che il suo figlioletto non emetteva più alcun verso né si muoveva più. L’episodio si è verificato con anche altre persone presenti ad assistere a questo dramma. A niente è valso il tentativo da parte della mamma e del papà di rianimare il loro bebè. Ed anche un altro paio di passanti dotati di conoscenze in ambito medico hanno provato a prestare soccorso al neonato morto, che però era ormai deceduto.

Nel breve volgere di pochi attimi è arrivato anche il personale medico a bordo del 118. Tutte le risposte erano affidate proprio all’esame autoptico disposto dal pubblico ministero, mentre a quanto accaduto si sono interessati anche i carabinieri. Ma come detto, l’autopsia non si è rivelata essere di aiuto. Il corpicino di Roberto, questo il nome del neonato morto, è stato esaminato dagli esperti di medicina legale del Policlinico di Monserrato. Siccome queste rilevazioni non hanno fugato i dubbi si procederà ora con lo svolgimento di esami istologici.

Bisogna prendere tutte le precauzioni possibili

L’interno di una ambulanza (Foto Canva – inran.it)

Ad ogni modo il consiglio che è importante dare a chiunque è quello di prestare grande attenzione al caldo, qualora ci siano dei bambini in famiglia, dai neonati fino ai bimbi in età prescolare e scolare. Sia loro che anche gli anziani e le persone che convivono con delle patologie sono i soggetti che più risultano essere a rischio quando ci si ritrova a vivere situazioni che possono comportare delle notevoli difficoltà ambientali che hanno come fattore scatenante il caldo.

Ma questo vale anche per gli adulti di sana e robusta costituzione. Quando c’è un calore molto elevato è fondamentale bere molto e restare il più riparati possibile per evitare che possano avere luogo delle conseguenze dai risvolti anche drammatici.

Salvatore Lavino

Classe 1985, giornalista pubblicista con una più che decennale esperienza nel settore e con migliaia di articoli prodotti in merito ai temi più disparati. Attualmente impegnato con diverse collaborazioni che trattano di vari argomenti, tra ecologia, cucina, sport, attualità, benessere e molto altro.