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Lifestyle

Intelligenza nei figli, nell’80% dei casi il più intelligente è…

Pubblicato da
Andrea Cerasi

Che cosa determina l’intelligenza nei figli, perché alcuni fratelli sono più intelligenti di altri: uno studio rivela come stanno le cose.

Come mai, in famiglia, c’è sempre quello più intelligente, quello che magari va bene a scuola, studia, si applica ed è più colto, e invece, di contro, c’è quello che va male in tutte le materie o non possiede grandi doti? Sembra una cosa bizzarra, eppure è la normalità, e uno studio mette in luce le differenze tra fratelli. Ma sono differenze genetiche o di attitudine? Che cosa è emerso dai test esaminati?

Fratelli si guardano negli occhi (Canva) – Inran.it

I risultati di un recente studio sulle funzioni cerebrali, gli stimoli del cervello e i test del QI, sembrerebbero appoggiare alcune credenze, secondo le quali, i primogeniti sarebbero più intelligenti e maturi dei fratelli minori. Fino ad oggi, non esistevano prove scientifiche, eppure, ora tutto ciò sembrerebbe confermato. I fratelli maggiori sono più intelligenti e possiedono maggiori doti rispetto ai fratelli o alle sorelle minori?

Lo studio sul cervello: i primogeniti sono più intelligenti dei fratelli minori

Sorelle si abbracciano (Canva) – Inran.it

In realtà, a esaminare bene i dati forniti dallo studio, non si tratterebbe di genetica, ma di abitudine. I genitori, infatti, sembrerebbero porre più attenzione all’educazione del primo figlio. Inoltre, secondo le stime, spenderebbero più soldi e tempo per l’educazione, per la lettura di fiabe, per l’insegnamento personale. Mentre, sarebbero meno attenti e avrebbero meno tempo per fare lo stesso con i fratelli minori.

L’80% dei figlio maggiori è più intelligente e colto, mentre i figli minori sarebbero più stabili mentalmente, più concreti e lucidi. Insomma, i figli minori sarebbero più svegli nella vita. Come mai? Forse perché ricevono meno punizioni, e perché non hanno necessità di conquistare ciò che i fratelli maggiori hanno sudato nel tempo. Insomma, erediterebbero alcuni privilegi.

Due fratelli scherzano tra loro (Canva) – Inran.it

La ricerca, svolta in Norvegia su un totale di 250 mila persone di 18 anni e pubblicata sulla rivista Science, ha suscitato tanto interesse. Inoltre, i fratelli maggiori hanno fatto registrate un quoziente intellettivo superiore, con una media di 103,2, contro una media di 102,9 dei secondogeniti e di 100 per i terzogeniti. L’ordine di nascita, dunque, determina il rango sociale in famiglia.

Tuttavia, questa teoria entra leggermente in conflitto con un’altra, più datata, secondo la quale sarebbero i primogeniti ad avere maggiore equilibrio mentale, perché più viziati, mente i fratelli minori sarebbe più instabili, ma anche più complessi, perché hanno dovuto sviluppare, negli anni, la necessità di conquistare il favore dei genitori, solitamente più disponibili nei confronti del primogenito.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.