L’esaurimento da calore, da non confondere con il colpo di calore, colpisce in estate, soprattutto chi si espone alle attività al sole: come difendersi.
Colpisce soprattutto chi si espone al sole e pratica attività all’aperto, quindi parliamo di sportivi che si allenano per strada, oppure di lavoratori costretti a stare sotto il sole cocente. Spesso, lo si confonde con il classico colpo di calore, in realtà, ha un termine specifico: si definisce esaurimento da calore. Che cosa comporta e come difendersi? Mai sottovalutare questa condizione.
Con l’innalzamento delle temperature e l’aria bollente dell’estate, non c’è da scherzare. Specialmente in questo periodo, dove si registra un caldo estremo che mette a dura prova il fisico. Il rischio di andare incontro a quello che viene definito esaurimento da calore è molto elevato, e si verifica quando il corpo si surriscalda troppo, non riuscendo più a trovare un equilibrio nella temperatura interna.
Quando il corpo subisce un aumento improvviso di temperatura, ponendo in difficoltà l’equilibrio del l’organismo, comporta un esaurimento da calore. Ciò avviene in ambienti troppo caldi e soprattutto umidi. Questa condizione si verifica in particolari situazioni, specialmente quando si suda, quindi quando si sta facendo un’attività. È dunque ben diverso dal classico colpo di calore.
Non a caso, colpisce gli atleti che si allenano all’aperto e i lavoratori che svolgono mansioni all’aria aperta e fanno grandi sforzi. Quando accade, il corpo mette in atto un certo meccanismo di difesa dal caldo eccessivo, perciò produce una sudorazione maggiore per raffreddare la temperatura interna, ma senza riuscirci, e quindi causando malessere.
Sebbene sia meno pericoloso del colpo di calore, che colpisce le persone più fragili, non bisogna sottovalutare le insidie dell’esaurimento di calore. I sintomi più frequenti sono vertigini, nausea, sensazione di svenimento, mal di testa, crampi, sudorazione eccessiva, pelle umida e bassa frequenza cardiaca. È un pericolo che corrono maggiormente coloro che sono costretti a lavorare all’aperto, sotto al sole o in ambienti caldi e umidi.
Oppure, gli atleti che si allenano sotto al sole, le persone obese e chi assume farmaci diuretici, antistaminici o betabloccanti. I sintomi, seppur simili, si differenziano dal colpo di calore, il quale comporta confusione mentale, febbre alta, pelle arrossata, battiti del cuore molto veloci, fino ai casi più gravi con convulsioni e coma. Come combattere l’esaurimento da calore? Prima di tutto, occorre mantenere il corpo idratato, perciò bisogna bere molto e consumare cibi rinfrescanti.
Se si notano sintomi di malessere, bisogna subito sospendere ciò che si sta facendo e mettersi all’ombra, magari in un luogo con l’aria condizionata, e riposarsi un po’. Si possono anche fare impacchi di ghiaccio, da applicare sulle varie zone del corpo, soprattutto fronte, polsi, collo e braccia. L’esaurimento da calore può durare anche un paio di ore, durante le quali occorre riposarsi e stare al fresco.