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Zucchero: negli anni ’80 una strana pubblicità ha messo a repentaglio la vita di molte persone

Pubblicato da
Andrea Cerasi

Erano gli anni ’80 e in TV passa una strana pubblicità sullo zucchero, forse qualcuno la ricorderà: ha messo a rischio la vita di tutti.

Nei mitici e gloriosi anni ’80, in TV girava una pubblicità molto particolare, che invitava tutti i telespettatori a consumare lo zucchero, indicandolo come un ingrediente salutare, buono e nutrienti. Una generazione intera è cresciuta con questo falso mito. Un mito che, però, ha messo a repentaglio la vita di molte persone, prima di scoprire la verità.

Zollette di zucchero (Canva) – Inran.it

Forse, alcuni si ricorderanno di una vecchia pubblicità che esortava il pubblico a utilizzare maggiormente lo zucchero. Si trattava inconsciamente di un attentato alla salute degli italiani. Lo slogan era “Lo zucchero è pieno di vita”, intonato da una dolce e orecchiabile canzoncina. Un jingle semplice ed efficace, ma del tutto errato. Ma negli anni ’80, lo zucchero non era considerato pericoloso, o quasi. Assurdo!

Lo spot anni ’80 dello zucchero: la pubblicità ingannevole per milioni di italiani

Uomo mangia cucchiaio di zucchero (Canva) – Inran.it

Canzoncina super cool, bambini saltellanti e pieni di energia, uomini sorridenti, e la pubblicità di un prodotto spacciato per quello che non era. Uno spot dannoso, come è stato definito qualche tempo dopo, dalla comunità medica. Eh sì, perché all’epoca questo ingrediente veniva associato alla carica, al sorriso, all’energia e alla salute fisica e mentale.

Ovviamente, non è così, anzi, lo zucchero distrugge il fisico e incide anche sulle funzioni cerebrali. Ovviamente, come per ogni cosa, non deve essere demonizzato, sono le quantità che si assorbono a incidere negativamente sulla salute, ma di certo non è un prodotto da pubblicizzare con tanta semplicità. Ma perché, a metà decennio, si è deciso per una pubblicità del genere?

Frame della pubblicità (Screen YouTube) – Inran.it

A seguito dei primi studi sulla correlazione di numerose malattie, tra cui obesità, infarto, disturbi cardiovascolari, e molte altre patologie, con l’assunzione di zucchero, tra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’80, le industrie hanno visto il crollo di vendite del proprio prodotto.

Negli anni ’80, le confezioni di zucchero hanno subito un drastico calo nelle vendite, e così le industrie hanno corso ai ripari. Facendo leva su una pubblicità ingannevole, hanno risollevato le vendite e i propri introiti, ingannando i consumatori. Oggi, una cosa del genere sarebbe impensabile, ma all’epoca sì.

Lo spot sullo zucchero faceva leva sul concetto di “ingrediente naturale”. Se è naturale, vuol dire che fa bene. In realtà, non è proprio così, dato che anche il veleno è naturale, ma bene non fa. Oggi, sappiamo tutti che lo zucchero fa malissimo, incide su molteplici malattie, e che andrebbe evitato il più possibile. L’OMS mette in guardia dai danni di un consumo eccessivo.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.