I risultati del farmaco contro l’Alzheimer che fanno ben sperare per il futuro. La risposta su migliaia di soggetti è stata molto incoraggiante.
Un farmaco contro l’Alzheimer è stato messo a punto in via per ora ancora preliminare da una equipe specializzata. E per ora i risultati ottenuti nelle varie fasi sperimentali hanno dato dei risultati promettenti. Questo innovativo prodotto farmaceutico, che si spera possa fare per davvero la differenza e che possa poi anche essere immesso sul mercato il primo possibile, si è rivelato in grado di ritardare i sintomi gravi di quella che è in assoluto la più temuta malattia di tipo neurodegenerativo. Tutte le fasi di studio legate a questo farmaco contro l’Alzheimer hanno trovato pubblicazione sulla rivista di settore “American Medical Association”.
Hanno avuto luogo dei trattamenti su 1700 soggetti tutti alle prese con il morbo di Alzheimer al suo stadio iniziale. Gli individui hanno formato due gruppi, che hanno assunto rispettivamente un semplice placebo ed un anticorpo monoclonale che si trova nel donanemab, che è per l’appunto come è chiamato il farmaco che lo contiene. Le osservazioni hanno avuto luogo lungo un arco temporale di un anno e mezzo ed in effetti è avvenuto un rallentamento della malattia stimato in poco meno di quattro mesi e mezzo.
Farmaco contro l’Alzheimer, i progressi sono notevoli
Tutto questo può rappresentare una ottima base su cui iniziare a progettare la realizzazione di un farmaco anti Alzheimer che possa risultare pienamente efficace e che possa essere reso disponibile per tutti nei prossimi anni. Ed i risultati emersi da queste analisi sperimentali sul donanemab sono molto importanti, dal momento che nel contrastare l’Alzheimer fa la differenza il cercare di essere il più tempestivi possibili. Nel frattempo negli Stati Uniti la Food and Drug Administration, il principale ente che regola la legittimazione e l’utilizzo di farmaci sul proprio territorio, ha ufficialmente riconosciuto anche un altro prodotto medicinale contro il morbo di Alzheimer.
Quest’ultimo è chiamato lecanemab, e funziona con un principio simile a quello del donanemab, ovvero ha come scopo la rimozione della beta-amiloide che porta al sorgere delle placche ritenute alla base del sorgere di questa malattia neurodegenerativa. Per gli esperti in ambito medico ci troviamo ad una svolta molto importante nella lotta all’Alzheimer. Ed in particolare per le prossime generazioni ora più che mai appare possibile avere a disposizione un giorno qualche preparato del tutto sicuro ed efficace che si rivelerà capace di debellare la malattia.
E c’è un altro prodotto prossimo alla messa in diffusione
Intanto proprio il lecanemab potrebbe presto giungere sul territorio europeo oltre che nelle altre parti del mondo. Il fatto che la Food and Drug Administration abbia dato parere positivo in tal senso lascia ben sperare che tutto questo possa avvenire relativamente presto. Anche se ad oggi il trattamento di una singola persona affetta da Alzheimer ammonta a più di 26mila dollari. Per cui occorrerà sistemare anche diverse altre cose riguardo a burocrazia e possibilità di applicazione mediante il Sistema Sanitario Nazionale.