L’estate porta con sé la voglia di mare e spiaggia, perché non cogliere l’occasione per insegnare al tuo bambino a nuotare?
Il nuoto, che sia in piscina o in spiaggia, è un’attività fondamentale per lo sviluppo del neonato e del bambino. Adesso che si è in piena estate, si potrebbe considerare l’occasione per insegnare al proprio bimbo a nuotare. I benefici del nuoto si estendono ad altre aree della vita e permettono ai bambini di socializzare, giocare e incrementare molte abilità.
Dal nuotare derivano innumerevoli benefici per il bambino. Quando si mette il corpo in acqua l’attività muscolare incrementa, così come il flusso sanguigno, la circolazione e la posture. Stare in acqua, infatti, rilassa sia la colonna vertebrale che il bacino. Non a caso, le terapie riabilitative acquatiche sono tra le più efficaci in campo medico.
Come appurato, i benefici che ne derivano sono sia fisici che psicologici. Mentre si nuota, il corpo si sente immediatamente più leggero e in armonia, portandolo ad una maggiore consapevolezza per proprio respiro e i una maggiore concentrazione. Ecco quindi che si dovrebbe prendere in considerazione di iniziare un corso di nuoto per neonati in piscina.
Se il bambino non è ancora in grado di nuotare, non temere, perché la stagione estiva accorre in aiuto. Un ambiente circoscritto come la piscina e la presenza i un istruttore sono solitamente migliori, tuttavia con alcuni consigli, è possibile portare a termine questa impresa anche al mare. È necessari procedere con calma e aspettare il momento giusto in modo da non creare stress al bambino e sé stessi. Cercare un zona tranquilla e una profondità corretta. Inoltre non dimenticare di applicare la crema solare al bambino. Una volta messo in campo queste premesse, bisogna capire quale sia il momento giusto per approcciare il bambino al nuoto senza dover insistere. Difatti è essenziale che quel giorno il mare sia calmo, questo faciliterà il bambino.
Se il bambino è troppo piccolo, bisogna metterlo in sicurezza con i braccioli, che piano piano dovranno essere eliminati. Il primo approccio con l’acqua deve essere graduale, una volta preso confidenza, il primo passo è far imparare al bambino come si galleggia. Quindi: aiutarlo a mettere a pacia in giù, tenerlo per mano e piano piano toglierla. Il processo è simile a quando gli si insegna a andare in bicicletta. La strategia corretta è quello i fargli vedere come si fa e poi aiutarlo a compiere l’azione. Una volta che avrà imparato a galleggiare, il più sarà fatto. Con il tempo arriveranno anche i vari stili, i tuffi o l’apnea.