Emergono alcuni dettagli su Michael Jackson e la malattia che lo ha sempre accompagnato sin da quando era bambino. E lo ha sempre condizionato.
Michael Jackson e la malattia, per tutta la vita il Re del Pop ne ha sempre sofferto. Lui in realtà era affetto anche da altre patologie, come il lupus. E famose sono anche tutte le sue peripezie per quanto riguarda la vita privata, al pari delle sue tantissime hit che per decenni hanno fatto ballare il mondo intero. Come spesso accade a molte celebrità, il vissuto quotidiano della popstar è stato spesso tormentato. Un altro esempio arriva da Lisa Marie Presley, la figlia di Elvis scomparsa a gennaio del 2023. Nel suo caso poi è intercorso già in gioventù il forte desiderio di volere cambiare colore della pelle. Di volere essere bianco, per non dovere subire pregiudizi ed ingiustizie.
Lui venne trovato morto il 25 giugno 2009 a Los Angeles e da allora non sono in pochi coloro che pensano a delle teorie del complotto, come ad esempio nel caso di Elvis o di John Lennon. Evitiamo ogni ipotesi cospirazionista e di fantasia e diamo per assodato che Michael Jackson non sia più a questo mondo. Qual era la malattia che lo ha sempre segnato sin da quando era bambino? C’è un nome specifico per questa condizione.
Michael Jackson e la malattia, di che cosa si tratta
Fu proprio questa malattia ad incentivare Michael Jackson nella sua volontà di mutare il colore della sua pelle dalla tonalità naturale più scura con la quale era nato ad una più prettamente caucasica. Si tratta della vitiligine, che colpisce il 2% della popolazione in tutto il mondo. E che va a modificare proprio i fattori che forniscono una colorazione uniforme alla pelle. Con la vitiligine ha luogo una perdita di colorito naturale in certe zone del corpo, che tendono quindi ad essere bianche, di una tonalità anche molto chiara.
Per evitare un effetto dalmata, Michael Jackson ha quindi cercato di tamponare a questa situazione procedendo con una serie di interventi in sala operatoria per farsi “sbiancare”. La tendenza è quella di colpire le persone al di sotto dei 30 anni, circa tre persone su quattro dei soggetti interessati hanno infatti una età giovane o molto giovane. Un tratto distintivo della vitiligine è costituito dal fatto che l’organismo non ha modo di produrre la quantità necessaria di melanina, che è la sostanza autoprodotta in noi che permette l’abbronzatura.
Che cosa provoca la vitiligine
Questa carenza sorge in particolare sul viso, nei tratti che circondano la bocca e gli occhi, e sui dorsi delle mani e dei piedi. Poi queste macchie bianche possono anche diventare più estese. E la vitiligine non ha mai abbandonato il cantante. Come confermato dall’esame autoptico al quale il cadavere era stato sottoposto, erano in corso sia questa malattia che il lupus eritematoso sistemico, che pure è una patologia della pelle.
Per questo motivo poi lui faceva ricorso anche a molto trucco per colpire queste chiazze. Prima dell’Ottocento e del Novecento, dove sono avvenute molteplici scoperte in ambito medico, si pensava che la vitiligine fosse lebbra, con tutte le complicazioni ed i pregiudizi del caso. Poi si è scoperta anche una ulteriore informazione su questa patologia, legata alla sua ereditarietà.