In che modo le cellule staminali aiutano i pazienti affetti a cancro? Scopri cosa sono e perché aiutano molto il nostro organismo.
Le cellule staminali sono quelle cellule in grado di trasformarsi in altri tipi di cellula, in quanto sono le materie prime dell’organismo. Sono ottenute dagli embrioni da cui si generano tutte le altre cellule con funzioni specializzate. Nelle giuste condizioni, nel corpo o in laboratorio, le cellule staminali si dividono per formare altre cellule, chiamate cellule figlie.
Queste cellule figlie diventano nuove cellule staminali o cellule specializzate con una funzione più specifica, come cellule del sangue, cellule cerebrali, cellule del muscolo cardiaco o cellule ossee. Nessun’altra cellula del corpo ha la capacità naturale di generare nuovi tipi di cellule. Al momento, possono essere usate per trattare malattie di cancro legate al sangue.
Come le cellule staminali aiutano i pazienti affetti da cancro
Le cellule staminali sono usate nella medicina rigenerativa, dove la terapia promuove la risposta di riparazione di tessuti malati, disfunzionali o feriti utilizzando cellule staminali o loro derivati. I ricercatori coltivano le cellule staminali in laboratorio, le quali vengono manipolate per specializzarsi in tipi specifici di cellule per poi essere impiantate in una persona.
Se una persona è affetta a malattia cardiaca, le cellule possono essere iniettate nel muscolo cardiaco per contribuire alla sua riparazione. Le cellule staminali embrionali, sono usate soprattutto nella ricerca sul sistema nervoso centrale, per cercare di rigenerare strutture danneggiate da malattie come il Parkinson o che colpiscono il sistema nervoso periferico.
In tutti gli organismi adulti sono presenti le cellule staminali che hanno la funzione di riserva e servono per riparare i tessuti. Le cellule ematopoietiche del midollo osseo, sono staminali adulte che possono essere usate nella terapia di alcuni tumori del sangue, alcune forme di leucemia e linfomi. Le cellule staminali sono prelevate da un donatore geneticamente compatibile con il paziente. La procedura è il trapianto di midollo, il quale si preleva dalle ossa del bacino del donatore e poi iniettato nel sangue del ricevente. La ricerca in questo campo è davvero notevole e ancora tanta è a fare per ottenere i risultati sperati.