Fra le malattie in Italia che hanno causato da sempre problemi anche gravi ce n’è una che viene ritenuta come ufficialmente sconfitta. Di quale si tratta.
L’Italia, contro diverse malattie, ha predisposto una serie di indicazioni che hanno lo scopo di contrastare una gran varietà di patologie anche gravi, come parecchie di tipo microbiologico e virale. Dopo la pandemia del 2020 gli esperti in ambito sanitario hanno intenzione di non sottovalutare niente, per non correre il rischio di farsi trovare impreparati. Proprio come successo tre anni fa, quando come misura estrema di cautela venne instaurato il lockdown durato da marzo a maggio.
Nel frattempo vennero messi a punto i diversi vaccini che alla fine hanno avuto un peso decisivo nel fare in modo che la pandemia stessa finisse con l’essere contenuta. Fino ad arrivare alla situazione attuale, nella quale praticamente più nessuno ha memoria di quanto di brutto avvenne a suo tempo. Ora c’è un nuovo aggiornamento in merito a delle malattie croniche che riguarda l’Italia, con una notifica emanata direttamente dall’OMS, ovvero dalla Organizzazione Mondiale della Sanità
Malattie in Italia, c’è una buona notizia
L’aggiornamento è di quelli che fa piacere, una volta tanto. Perché l’OMS ha confermato – e di rimando anche l’Istituto Superiore di Sanità – che c’è una patologia virale provocata da uno specifico virus che ha perso, per la prima volta, lo status di endemica. Si tratta della rosolia, che solo fino a mezzo secolo fa comportava una grossa serie di complicazioni. Ancora una volta a fare la differenza in positivo sono stati i vaccini. Così come era accaduto con il vaiolo nel 1980 e con la poliomielite nel 2002.
Va detto comunque che non è impossibile che la rosolia possa essere presente nel nostro Paese per altri fattori. Come può esserlo un contagio da parte di una parte del mondo dove invece tale malattia è ancora presente. A rischiare di più per la rosolia sono specialmente le donne che restano fino ad una età ritenuta fertile, alle quali più di chiunque altro viene consigliato comunque di fare il relativo vaccino. Solo in questo modo sarà quindi possibile andare in direzione di una sparizione totale della patologia. Ed i vaccini rappresenteranno l’arma principale, come indicato appositamente nel piano appositamente concepito per cercare di contrastare le malattie infettive di ogni tipo. E come già detto, la rosolia è per l’appunto una patologia che viene veicolata da un virus ben specifico.
Già dal 2019 i primi effetti
Un’altra buona notizia è che, dal 2019, non risulta più alcun caso segnalato a proposito della presenza di rosolia congenita. Uno dei suoi pericoli più grandi è dato dal fatto che potrebbe indurre una donna incinta a dovere abortire. Oltre a fare sorgere dei deficit gravi nel nascituro, come il malfunzionamento parziale o totale di alcuni organi sensoriali, problemi del cuore e deficit intellettivo. L’unico modo per debellare la rosolia è dato dalla vaccinazione.