Una potenziale, grossa scoperta porta alcuni studiosi a mettere a punto in via preliminare una nuova arma contro il cancro. La scoperta compiuta è sensazionale.
C’è una nuova arma contro il cancro che gli esperti in ambito oncologico hanno individuato e che puntano ad adottare tra gli approcci disponibili per la cura di alcune delle più terribili malattie. Il funzionamento alla base di molte forme di cancro riguarda un difetto che avviene a livello cellulare. La produzione in eccesso delle stesse porta alla formazione di una massa tumorale dalla quale ha quindi origine il male, che va a colpire una specifica zona del corpo. Ed a seguito di alcune osservazione specifiche alcuni esperti hanno capito che sembra possano esserci dei margini per potere intervenire su questo fattore.
La nuova arma contro il cancro concepita dagli addetti ai lavori consiste nell’agire sulle cellule stesse in maniera tale che la loro moltiplicazione ed il loro proliferare vengano arrestati. Per fare ciò l’obiettivo è modificare i cromosomi in maniera tale da stoppare la produzione anomale di nuove cellule che andrebbero invece ad alimentare il tumore. A rendere note queste osservazioni sono stati alcuni ricercatori della statunitense Yale University di New Haven. Le rilevazioni del caso hanno anche trovato pubblicazione su “Science”, una autorevole rivista di settore.
Nuova arma contro il cancro, qual è il procedimento analizzato
La chiave di origine di più del 90% dei tumori conosciuti ha in comune una origine che deriva da un numero non corretto di tumori. Numero che, in condizioni normali, coincide con 23 paia di cromosomi. Compiendo delle prove oggettive in laboratorio e modificando delle cellule malate di tessuti estrapolati rispettivamente da uno stomaco, da un ovaio e da pelle tutti affetti di cancro (in quest’ultimo caso si trattava di un melanoma, n.d.r.), gli scienziati hanno poi aggiustato il numero di cromosomi per poi registrare quelle che erano le conseguenze.
Ne è venuto fuori che gli effetti nocivi ed anche potenzialmente letali della malattia si sono fermati. Il tumore, in tutti i casi osservati, non ha più avuto modo di crescere. Tutto ciò avviene mettendo fuori gioco alcuni geni specifici, ed in particolare quello chiamato MDM4, che si trovano nei cromosomi delle cellule malate. E che interferiscono nel processo che sollecita l’apparato immunitario a fornire una risposta per arginare le stesse cellule del tumore.
C’è comunque un ostacolo al momento
Bisogna però applicare lo stesso principio ricostruito in laboratorio all’interno del corpo umano. Con la necessità di trovare un modo per colpire in questo scenario i cromosomi di troppo in modo selettivo. In questo modo potrebbe quindi essere possibile potere impiegare questo nuovo approccio in massa. I progressi della tecnologia e le nuove conoscenze maturate in ambito medico del resto hanno permesso di teorizzare e di tramutare in realtà anche solo sperimentalmente dei possibili nuovi modi per avere una cura contro tanti tipi di tumore esistente.