Avere una carenza di ferro può comportare molteplici disturbi, ma come integrare questo minerale in modo semplice e veloce?
Un regime alimentare scorretto può dare origine da diverse carenze. Tra le più comuni ci sono le carenze di vitamine e quelle di minerali. Per questo motivo, occorre seguire una dieta che possa comprendere tutti i nutrienti necessari per l’organismo, in modo tale da mantenersi in piena forma. Questa volta, ci occupiamo di una carenza diffusa, la carenza di ferro.
Come integrare il ferro? Certo, si può ricorrere semplicemente agli integratori, costano poco e sono molto utili. Tuttavia, si può fare una cosa ancora più semplice, suggerita da due medici sul loro profilo social. Si può aumentare il livello di ferro nel proprio corpo attraverso un’alimentazione mirata. Che cosa bisogna sapere per evitare problemi?
Il problema generale è che, il ferro è presente in grosse quantità nella carne rossa. Tuttavia, consumare con frequenza la carne rossa fa male alla salute e, a lungo andare, comporta problematiche anche molto serie. Negli altri alimenti, invece, le quantità di ferro sono decisamente inferiori, e il nostro organismo ne assorbe soltanto il 2%, troppo poco.
E allora, come rimediare e moltiplicare la percentuale di ferro? Possiamo assorbire meglio il ferro consumando specifici alimenti e bevande, del tutto comuni. Basta mangiare alimenti contenti vitamina C, alla quale è sempre associato il ferro. Perciò, una buona abitudine per integrare il ferro è bere il classico succo di arancia, ma non solo.
Oltre al succo di arancia, si può bere semplicemente un bicchiere con acqua e limone (a tal proposito, sai che bere acqua e limone è un toccasana per l’organismo?) oppure gustare un buon pinzimonio di peperoni, altrimenti un gustoso succo di ananas o mangiare dei kiwi. Insomma, le scelte sono infinite, basta scegliere quella che si preferisce per combattere la carenza da ferro.
Una carenza di questo minerale comporta debolezza, vertigini, pallore, unghie fragili, estremità gelide, difficoltà nel respiro. Questa carenza è molto frequente, e interessa tantissimi anziani e donne giovani e in stato di gravidanza. Inoltre, tra i sintomi della carenza troviamo difficoltà nella concentrazione, caduta di capelli, infiammazione delle mucose orali.
L’organismo assorbe meglio il ferro a stomaco vuoto, perciò si può fare uno spuntino consumando tutti i cibi che abbiamo elencato in precedenza. Quando si ha il ferro basso, è importante evitare di associare cibi ricchi di ferro con cibi contenenti tannini, come vino, tè, caffè, cioccolato, oppure con cibi ricchi di fibre come cereali e legumi, perché riducono l’assorbimento del ferro.
I frutti più ricchi di ferro sono il cocco, il ribes, il melograno, ma in generale tutti i frutti con alte dosi di vitamina C. Il fabbisogno giornaliero di ferro varia a seconda dell’età, un uomo adulto necessita di 12/12 milligrammi al giorno, mentre una donna adulta di 19 milligrammi giornalieri, con dosi superiori se in stato di gravidanza. Insomma, la carenza di ferro si combatte a tavola.