L’OMS e i pediatri della Sip parlano chiaro: bisogna combattere le pubblicità dei Fast Food e dei Junk Food. Il motivo è importantissimo.
L’alimentazione è uno dei temi più sottovalutati negli ultimi tempi, in effetti la nascita e la comparsa di nuovi fast food nei quartieri e nelle città di tutta Italia potrebbe rappresentare un vero problema sociale. Molte meno persone hanno il tempo e la voglia di cucinare, tutto per rispettare le tempistiche di un mondo che spinge sull’acceleratore.
I mille impegni, il lavoro e la voglia di avere più tempo per se stessi sta portando sempre più persone a frequentare i fast food. Soprattutto quelli con i servizi drive o che possono usufruire dei rider. Al giorno d’oggi è ormai semplicissimo mangiare il cibo spazzatura nella propria auto o ordinarlo a casa con un semplice click sullo smartphone.
Una volta mangiare in un fast food poteva essere inteso quasi come un evento, le famiglie dei 90 erano solite portare i figli ai fast food se avevano avuto un bel voto a scuola, la domenica dopo il mare o ad esempio dopo la comunione o al compleanno.
OMS e pediatri: le pubblicità dei fast food causano danni
Anche se i fast food sono un mercato prospero sempre in cerca di nuovi clienti. Secondo l’OMS il marketing adottato da queste società potrebbero minare ed essere un pericolo per la salute dei bambini, soprattutto quelli in età scolastica e pre-scolastica. Anche la SIP, acronimo per Società Italiana di Pediatria. Le pubblicità adottate dai fast food non sono eticamente corrette, essendo queste presenti anche in canali dedicati ai bambini, oppure messe in onda proprio tra un cartone e un altro.
In effetti l’obesità infantile rappresenta un grave problema ed è in costante crescita in molti paesi nel mondo, tra cui anche l’Italia. L’OMS ha infatti consigliato ai vari paesi di controllare e limitare fortemente le pubblicità di fast food, cibo spazzatura e bevande facenti parte degli Hfss. L’appello della SIP è infatti quello di limitare le pubblicità in canali per bambini e tra i programmi televisivi ad alto share tra i più piccoli, limitando così i danni e cercando di prevenire altri casi di obesità infantile.
Alcuni paesi nel mondo hanno già attuato diverse misure per prevenire il problema. Ad esempio il Regno Unito ha deciso di vietare le pubblicità di fast food e junk food prima delle 9 di sera. Così che gli spot e il marketing selvaggio possa essere evitato dai più piccoli. La Germania invece ha deciso di usare il pugno di ferro vietando la comparsa di cartelloni pubblicitari e pubblicità in generali di fast food e junk food entro i 100 metri dalle scuole e ambienti frequentati dai bambini.
Oltre a vietare le pubblicità di cibo spazzatura per quasi tutto il giorno, cioè dalle 6 alle 23. L’obesità infantile è quindi un problema molto serio e che diversi stati nel mondo già stanno affrontando a viso duro. L’appello della SIP e dell’OMS dovrebbe quindi allertare il governo e le autorità, in modo che possano prendere una posizione in merito. L’OMS lancia un allarme: questo alimento è sconsigliato a tutti i bambini fino i due anni!
Nicolas De Santis