In quali casi fanno bene i legumi nella dieta e quali sono i metodi per poterli integrare in maniera salutare questi ortaggi nelle nostre abitudini alimentari.
Legumi nella dieta, che cosa c’è da sapere? Tra i prodotti naturali e sani spiccano proprio loro, che sono rappresentati da piselli, fagioli, lenticchie, ceci, fave, soia, lupini, cicerchie, caiani e carrube. Gli esperti in ambito di nutrizione sono soliti inserirli all’interno di un menu settimanale da seguire, perché sono molto ricchi di proteine, di minerali e di fibre, in particolare, oltre che di ossidanti.
Mangiare dei legumi nella dieta fa bene anche alla pelle. Bisogna però non eccedere nel quantitativo da assumere o si potrebbe andare incontro a degli effetti collaterali. Se invece si resta all’interno del novero consigliato da dietologi o nutrizionisti, allora ci sarà tutto da guadagnare. Per andare sul sicuro nel mangiare i legumi nella dieta bisogna conoscere come equilibrarli con altri alimenti. Poi è possibile consumarle sia da freschi che inscatolati.
Legumi nella dieta, a cosa servono?
Tra i loro altri effetti benefici figurano la capacità di contrastare il colesterolo cattivo grazie alle saponine che contengono. Ma il rischio è quello di assumere troppe proteine e troppe poche calorie. Oltre al sorgere di alcuni disturbi fisici come ad esempio il meteorismo. In particolare i dietologi ed i nutrizionisti consigliano tre modalità di assunzione. Possiamo consumare i legumi infatti sia in piatto unico che abbinandoli ad un primo od ad un secondo piatto. A seconda dei casi allora la quantità scelta di legumi dovrà essere variabile.
Dei legumi da mangiare come piatto unico – sia caldi che freddi – rappresentano un pasto tale da farci assimilare molte proteine. Basti pensare ad una buona insalata di legumi od a fagioli o lenticchie assolute. La quantità di legumi, in una situazione come questa, può essere elevata. In un primo piatto la scelta molto diffusa in Italia è invece quella di affiancare della pasta o del riso ai legumi.
Come bilanciare proteine e carboidrati
Gli esempi in tal caso sono rappresentati da pasta e fagioli, pasta e lenticchie, pasta e ceci, pasta e piselli. E poi possiamo fare la stessa cosa anche con i secondi. Un buonissimo tonno e fagioli, carne di tacchino o di pollo e piselli, sempre fagioli e quant’altro sono saporiti e molto nutrienti. Nel caso dei primi, le proteine vengono bilanciate con i carboidrati, con una preponderanza degli stessi. Con i secondi invece c’è un pareggio sempre tra le proteine ed i carboidrati, sostanzialmente, ma prevalgono le prime. E riguardo ai carboidrati, come e quando vanno mangiati per integrarli al meglio?