Come funziona l’allenamento PHA, ottimo specialmente per quando fa caldo. Si lavora da fermo per rassodare gambe e braccia e per essere al top.
Con l’allenamento PHA saremo in grande forma nel periodo estivo. Potremo ovviamente seguire i consigli che fanno riferimento a questi esercizi anche in altri periodi dell’anno, ma con il calore dei mesi più roventi è proprio questo lo schema più indicato da servir. Perché l’allenamento PHA gioca proprio sull’aspetto del rendere adatto il movimento con il caldo. Come ci riesce? Lavorando solo il minimo indispensabile sulle gambe, e non sforzando il fisico finendo con il farlo sottoporre ad una situazione negativa come la vasodilatazione.
L’allenamento PHA è così chiamato dall’acronimo PHA che vuol dire Peripheral Heart Action (cioè “azione periferica del cuore”). Questo insieme di esercizi va tutto in favore della circolazione sanguigna, grazie alla alternanza di lavoro della parte superiore con quella inferiore del fisico e viceversa. Si lavora solo e soltanto con gli arti, quindi braccia e gambe. Senza mai sovraccaricarle e riuscendo a mantenerle toniche, facendo al contempo in modo che il flusso sanguigno in tutto il corpo venga stimolato ed ottimizzato. I vantaggi sono tanti, al contempo.
Allenamento PHA, come funziona
Infatti l’allenamento PHA fa bene sia alla respirazione, visto che riesce a far lavorare meglio i polmoni, che a rassodare i glutei, le gambe in generale e le braccia. Non ci sarà traccia di cellulite e miglioreranno anche la resistenza fisica e quella muscolare. Si inizia con un po’ di sano stretching per cinque minuti, allo scopo di riscaldare i muscoli contro possibili traumi ed infortuni. Ed ecco che si inizia con dieci alzate laterali con le braccia. Si assume una posizione a T con dei pesi nelle mani. Afferriamo due pesi, stando a gambe unite.
Teniamo le braccia ed i pesi accanto alle gambe e solleviamole estendendo le stesse fino a poco sopra l’altezza della testa. Quando alziamo le braccia teniamo i pugni chiusi in direzione di dove rivolgiamo lo sguardo. Fanno seguito 15 crunch, ovvero gli addominali stando con la schiena a terra. Teniamo le mani unità dietro alla testa e solleviamo il bacino, tenendo le gambe unite e piegate con la pianta a terra.
Gli altri esercizi da attuare
Poi fanno seguito i glute bridge. Dobbiamo stare a schiena in giù. Teniamo le gambe unite e le piante ben salde a terra. Dal ginocchio in giù dovranno stare ben dritte e perpendicolare al pavimento. In questo esercizio dovremo lavorare sollevando i glutei, con le braccia ben distese lungo il corpo a terra. Avanti così per 15 ripetizioni. Ed infine dieci flessioni consuete. Per iniziare si consiglia di attuare questo allenamento per due o tre volte a settimana. Man mano che la resistenza migliorerà poi potremo aumentare la frequenza.