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Lifestyle

Se lo getti nel bagno stai facendo un errore madornale: non crederai alle tue orecchie

Pubblicato da
Salvatore Lavino

Le cattive abitudini stanno accentuando sempre più l’inquinamento delle acque. E se getti nel bagno questo sappi che è un errore dalle conseguenze devastanti.

Se getti nel bagno qualsiasi cosa che non sia la carta igienica sappi che stai compiendo un errore grosso, che avrà delle conseguenze altrettanto importanti. Purtroppo è più facile inquinare che il suo contrario e non poche volte può succedere di starlo facendo senza che ce ne rendiamo conto.

La tazza del wc (Canva – inran.it)

Ad esempio quando facciamo le pulizie di casa, l’impiego di detersivi vari può non fare certamente bene all’ambiente, visto che si tratta di preparati industriali che fanno uso di componenti chimiche al loro interno. Ed i rischi connessi al loro utilizzo sono diversi.

Già in ambito domestico c’è la spiacevole eventualità che bambini ed animaletti che vivono con noi vi entrino in contatto, con tutte le conseguenze del caso. Il loro sversamento nei tubi di scarico dei nostri impianti idraulici di casa poi contribuiscono ad aumentare l’inquinamento delle acque dei mari ed anche delle spiagge. Allo stesso modo compi un errore se getti nel bagno sia questi detersivi che altri oggetti.

Se lo getti nel mare è un errore madornale, cerca di non farlo più

C’è chi ci sversa cotton fioc, batuffoli di ovatta, l’olio utilizzato nella frittura…tutte situazioni molto gravi e da evitare. In base ad un recente studio di Legambiente lo stato delle cose per quanto riguarda l’idrosfera in Italia non è per nulla buono. C’è infatti un elevato livello di contaminazione delle acque di laghi, fiumi e mari.

Una spiaggia inquinata (Canva – inran.it)

Questa situazione negativa coinvolge anche le falde acquifere, con un quarto circa delle stesse che contiene acqua ritenuta di qualità insufficiente. Per non parlare degli sversamenti degli impianti chimici ed industriali in fiumi e mari, e di tutti quegli oggetti che finiscono all’interno degli stessi per colpa diretta degli individui.

Il problema delle microplastiche è alimentato anche dal malcostume da parte di alcuni di utilizzare il wc di casa come se fosse un cestino della spazzatura che è possibile svuotare al momento, tirando lo scarico. Oltre al danno già descritto si ha anche uno spreco di acqua, con un volume compreso tra i tre ed i nove litri della stessa inutilmente sversati.

Microplastiche e metalli pesanti che poi assumiamo sono le conseguenze

Anche da qui nasce il problema delle microplastiche, ovvero di quelle tracce che si staccano da oggetti che sono costituiti in parte da plastica (i cotton fioc ne sono un valido esempio ma c’è anche altro, n.d.r.). E che poi finiscono dritte nello stomaco di tanti pesci. Ma alla fine ritornano a noi.

Dei cotton fioc ammassati (Canva – inran.it)

Le microplastiche sono talmente tante che tantissima fauna marina che siamo soliti mangiare ne assimila in parte. L’atto finale di questo circolo vizioso è che alla fine siamo noi ad assumere dal pesce che cuciniamo microplastiche e non solo.

Anche i metalli pesanti come mercurio, arsenico, cadmio, nichel e piombo – che tendono ad accumularsi nell’organismo e che sono fortemente tossici e probabili cancerogeni – possono passare dal pescato e da vari prodotti ittici a noi. Se anche tu getti nel bagno oggetti di cosmetica e simili, sappi che si tratta di un errore dalle conseguenze molto gravi.

Salvatore Lavino

Classe 1985, giornalista pubblicista con una più che decennale esperienza nel settore e con migliaia di articoli prodotti in merito ai temi più disparati. Attualmente impegnato con diverse collaborazioni che trattano di vari argomenti, tra ecologia, cucina, sport, attualità, benessere e molto altro.

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Salvatore Lavino