Il miele è da sempre conosciuto come un prezioso alimento ottimo per la salute, ma è davvero così? Questo non te lo aspetti proprio.
Chi non ama il miele? È un dolce prodotto liquido che le api mellifere producono grazie al nettare dei fiori. Ne esistono circa 320 varietà, tutte diverse in base al colore, al sapore e all’odore. Il miele contiene soprattutto zucchero, oltre a un mix di aminoacidi, vitamine, minerali, ferro, zinco e antiossidanti.
Oltre ad essere usato come dolcificante naturale, il miele è utilizzato come agente antinfiammatorio, antiossidante e antibatterico. Si usa comunemente per via orale per trattare la tosse e per via topica per trattare le ustioni e favorire la guarigione delle ferite. I suoi benefici per la salute sono tantissimi. Tuttavia, non è tutto oro quel che luccica.
Il miele non è così buono per la salute: tienilo alla larga dai bambini
Sebbene il miele sia un dolcificante naturale e molto amato in tutto il mondo, per i più piccini può comportare un pericolo. Infatti i neonati fino al primo anno di vita rischiano di contrarre il botulismo infantile.
Il botulismo è una condizione rara ma grave causata da una tossina prodotta da un tipo di batterio chiamato Clostridium botulinum, che attacca i nervi del corpo. Può causare sintomi pericolosi per la vita e può verificarsi in seguito alla contaminazione di alimenti o ferite. Le tre forme comuni di botulismo sono:
- Botulismo di origine alimentare: i batteri nocivi prosperano e producono la tossina in ambienti con poco ossigeno, come nel caso degli alimenti inscatolati in casa
- Botulismo da ferita: quando i batteri penetrano in un taglio, possono causare una pericolosa infezione che produce la tossina
- Botulismo infantile
Il botulismo infantile è una forma più generica di botulismo ed inizia quando quando il batterio si sviluppa nel tratto intestinale del neonato. In questo specifico caso, le spore raggiungono l’intestino tramite inalazione o ingestione. Alimenti come il miele possono contenere le fatidiche spore tossiche e provocare questa patologia. I primi mesi di vita del neonato sono quelli più a rischio, nei quali viene altamente sconsigliato di dargli il miele. I bambini fino al primo anno di vita, possiedono un apparato digerente fragile e ancora in fase di sviluppo. Perciò, quando le spore entrano nell’organismo, l’organismo non riesce ad eliminarle come normalmente avverrebbe in un adulto. i intomi più comuni di botulismo infantile sono:
- sonnolenza
- difficoltà nei movimenti
- apatia
- difficoltà a succhiare il latte o a deglutire
- disturbi intestinali
- salivazione
Se il neonato dovesse mai manifestare determinati sintomi, contattare immediatamente il medico o il pediatra per provvedere subito ad un trattamento.