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Aspartame, quale connessione c’è con il cancro: l’OMS è chiamata a intervenire

Pubblicato da
Andrea Cerasi

L’aspartame è utilizzato comunemente in alcune bevande o in alcuni cibi dietetici: l’OMS lo classifica come sostanza possibilmente cancerogena.

Come sappiamo, l’aspartame è un sostanza utilizzata come dolcificante, introdotta sulle nostre tavole sin dagli anni ’80, in sostituzione dello zucchero. Si tratta di uno degli elementi fulcro di tutta l’industria dietetica, dato che viene impiegato per dare maggiore gusto alle bevande prive di zuccheri, e ai cibi dietetici e poveri di sapore.

Aspartame dipetide (Canva) – Inran.it

Da 40 anni, l’aspartame viene aggiunto alle bevande gassate, per dolcificarle, ma questo si trova anche nelle gomme da masticare, in alcuni yogurt, in alcuni gelati e in molti altri comuni alimenti che consumiamo quotidianamente. Se ne parla già da diverso tempo, ora l’OMS lancia l’allarme, classificando la sostanza come “possibilmente cancerogena”.

Aspartame possibilmente cancerogeno, l’OMS si pronuncia lanciando l’allarme

Lattine bevanda gassata (Canva) – Inran.it

L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), gestita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nelle prossime settimane sarà chiamata a prendere una decisione, classificando concretamente l’aspartame. Non ci sono prove di correlazione diretta tra aspatrame e tumore, tuttavia, dalle analisi in laboratorio, si evidenzia un possibile collegamento.

È stata riscontrata una forte incidenza tra le persone malate di tumore e il consumo di alimenti e bevande contenenti la sostanza. Dunque, la classificazione che l’OMS fornisce è quella di “possibilmente cancerogeno”. In ogni caso, è sempre bene tener presente le quantità di aspartame consumate. Assunto in piccole quantità, non dovrebbe fare grossi danni.

Ma quali sono le soglie di rischio secondo lo IARC? Lo IARC è solito classificare le sostante nocive per l’uomo in tre macrogruppi, che sono:

  • Possibilmente cancerogeno
  • Probabilmente cancerogeno
  • Cancerogeno

Pericolosità dell’aspartame, c’è un collegamento tra la sostanza e il cancro?

Barrette proteiche da palestra (Canva) – Inran.it

All’interno di queste tre macro-categorie, compaiono in totale circa 1100 voci, comprendenti tutte le sostanze pericolose per la salute e che possono dare origine a una forma tumorale. Ma non solo, tra le voci non figurano soltanto sostanze, ma anche attività che incidono sulla qualità della vita. Ad esempio, in questa categoria rientrano i lavori svolti di notte, il consumo di carne rossa, l’abuso del cellulare.

Eppure, sin dal 1981, il Comitato di esperti dell’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura (JECFA) aveva definito l’aspartame una sostanza sicura, ma da consumare nelle dosi corrette. Il prossimo 14 luglio, l’OMS si pronuncerà definitivamente sulla pericolosità dell’aspartame. Naturalmente, se si deciderà per la sospensione, ciò avrà un impatto enorme sull’industria alimentare.

Significa che tutte le aziende che utilizzano l’aspartame dovranno ritirare i prodotti in commercio, e cambiare gli ingredienti dei propri alimenti. Parliamo di migliaia di prodotti commerciati in tutto il mondo. Quando si fanno acquisti, bisogna leggere sempre attentamente le etichette. Dove c’è scritto “senza succhero”, oppure “a basso contenuto calorico”, probabilmente c’è la presenza di aspartame.

Questo è ovunque, non solo nelle bevande gassate come la Cola Zero, la Pepsi, la Sprite o la Fanta, ma può trovarsi anche nelle gomme da masticare, nel ketchup, nelle barrette energetiche o in alcuni cereali. Meglio sempre preferire prodotti dolcificati con sostanze naturali come la stevia, ricavata dalle foglie essiccate, oppure come il frutto del monaco, un dolcificante naturale privo di calorie.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.