C’è una osservazione accademica condotta in Italia che porta alla scoperta di un sorprendente effetto collaterale sulla luce dei lampioni.
La luce dei lampioni giocherebbe un ruolo negativo sui consueti ritmi di alcune specie vegetali. Ad affermarlo è l’Università di Pisa, dopo che alcuni accademici dell’ateneo toscano hanno diffuso i risultati di un loro studio in merito a quelle che sarebbero le conseguenze negative riconducibili ad una precisa tipologia di illuminazione artificiale.
Sarebbe la luce dei lampioni al led nello specifico a fare male, come è possibile leggere sulla rivista specializzata di settore Sciente of the Total Environment. Da quanto si apprende gli impianti di questo tipo avrebbero causato uno slittamento dell’autunno di ben due mesi, influenzando così il naturale percorso di crescita di alcune specie di alberi.
A questa conclusione gli studiosi dell’Università di Pisa sono giunti dopo avere analizzato a fondo in particolar modo il platano comune (Platanus × acerifolia) ed il tiglio nostrale (Tilia platyphyllos), che nella città della Torre sono molto diffusi e sorgono praticamente ovunque.
Luce dei lampioni, per via di quella al led le piante “si addormentano” più tardi
E qui è emerso un forte ritardo quantificabile per l’appunto in sessanta giorni e che porta in particolare il platano a prepararsi così solamente negli ultimissimi giorni di novembre al periodo di riposo tipico dell’inverno. Periodo che porta molte piante a perdere del tutto le loro foglie.
Come se non bastasse è stata riscontrata anche una debolezza evidente nell’assorbire l’anidride carbonica nel corso delle prime luci dell’alba.
In questo caso anche il tiglio nostrale risulta essere fortemente coinvolto in negativo. La spiegazione di quest’ultimo fenomeno sarebbe da imputare al fatto che le piante hanno già assimilato molta luce artificiale durante le ore notturne.
Questa cosa le porta ad avere già svolto la fotosintesi clorofilliana nel corso della notte. Fatto sta che l’illuminazione artificiale dei lampioni al led è assolutamente di disturbo per le piante. Si tratta di una soluzione che comporta molti vantaggi rispetto alla illuminazione classica in termini di risparmio energetico.
Ma il fatto che i led sfocino nello spettro del blu e del rosso può evidentemente arrecare debolezza agli alberi. Le piante sottoposte a questo esperimento per valutarne poi le conseguenze avevano foglie di tutte le età ed i risultati sono stati i medesimi.
