Perché la sindrome di Vacterl può uccidere un neonato e come è stato possibile salvare il piccolo che ne soffriva, l’intervento è stato eccezionale.
La sindrome di Vacterl è una malattia davvero terribile, per la quale chi ne è colpito è destinato a morte certa. Infatti questa condizione porta a nascere senza alcune parti del corpo fondamentali, come l’esofago e l’intestino retto. Tale è la caratteristica principale di tale patologia gravissima.
Come si può sperare di sopravvivere se si è sprovvisti di tali organi? E c’è una storia che riguarda un episodio avvenuto proprio in Italia, che riguarda un bambino affetto proprio da Sindrome di Vacterl, che è stato salvato a seguito di due delicatissimi interventi chirurgici. Ad eseguirlo sono stati alcuni abili specialisti dell’Ospedale San Camillo Forlanini di Roma.
Il bimbo, il cui nome è Emanuele, è nato prematuro dopo neanche sette mesi e mezzo di gravidanza. Alla trentunesima settimana la sua mamma lo ha dato alla luce ed il piccolo aveva un peso di appena un chilo e mezzo. Tutto quanto è accaduto nello scorso mese di febbraio.
Sindrome di Vacterl, quali sono le altre devastanti caratteristiche note
Subito è stata allertata una squadra di chirurghi del reparto di Chirurgia Pediatrica e Terapia Intensiva Neonatale (TIN) che è riuscita a ricostruire l’esofago di Emanuele e, a distanza di un mese, il tratto rettale, che originariamente erano assenti proprio per colpa della sindrome di Vacterl.
Per fortuna il peggio è passato e la preparazione e la professionalità che da sempre contraddistinguono il personale medico a tutti i livelli del San Camillo hanno permesso ad Emanuele di potere iniziare a vivere per davvero. A distanza di alcuni mesi risulta che il bambino sta molto bene.
Si apprende che ha messo su il peso necessario per potere essere considerato fuori pericolo e per potere continuare a crescere nel migliore dei modi, finalmente in piena salute.
Per quanto riguarda la sindrome di Vacterl, può non esserci solo il mancato sviluppo con conseguente assenza dell’esofago e dell’intestino retto. Infatti possono emergere anche altre criticità potenzialmente debilitanti o letali. Nella fattispecie sono noti anche difetti vertebrali, atresia anale, cardiopatie ed anomalie ai reni ed agli arti.
In un altro caso sempre in Italia un altro bambino colpito da scafocefalia è stato salvato da esperti chirurghi. Mentre, grazie alla trasmissione “Body Bizarre”, apprendiamo di un’altra tremenda condizione tale da rendere impossibile la vita alla giovane che è stata colpita da questa condizione tremenda.