La nuova ondata di peste in Italia sta preoccupando tutti, soprattutto le aziende e i cittadini di due regioni a grosso rischio.
In questi anni il popolo italiano ha visto molte crisi sanitarie ed economiche, al punto che il paese è ancora in pieno recupero dagli anni di pandemia. In effetti i danni causati dal Covid 19 non sono ancora completamente sanati a livello economico e non lo saranno mai dal punto di vista umano.
Dopo aver visto e vissuto gli effetti della pandemia da Covid, i cittadini sono estremamente preoccupati, poiché non vorrebbero assolutamente rivivere quei momenti e dover tornare nuovamente in lockdown. Forse non lo sai ma ultimamente a Roma la situazione non è delle migliori, infatti ci sono stati diversi contagi di Scabbia di recente soprattutto in asili e scuole.
Purtroppo però in due diverse regioni italiane il rischio rimane alto, poiché ci sono stati alcuni contagi di Peste, cosa che ha scatenato la paura nei più, ma prima di tutto vorremmo chiarire di che tipologia di peste stiamo parlando e se ci sono rischi per l’uomo.
Casi di peste in Italia: due regioni sotto il mirino
Tutti conosciamo i sintomi e gli enormi danni causati dalla peste, grazie ai giorni passati davanti al libro di storia e sui banchi di scuola, vogliamo però rassicurarti dicendoti che no, non si tratta di peste nera. La peste nera è un virus letale che ha generato 3 grandi pandemie sviluppatesi in Europa. Inoltre alcuni dati mostrano che la salute degli italiani potrebbe peggiorare a breve.
Quella che in Italia sembra star prendendo piedi invece è la Peste Suina Africana, una particolare tipologia di peste in grado di contagiare i cinghiali e i maiali. Sono diversi i casi in Italia, tra le regioni colpite al momento si contano la Campania, il Lazio e la Lombardia, in cui sono stati trovati diversi capi di bestiame e di selvaggina contagiati dal virus. Viste le nuove emergenze, anche effettuare una visita dalla guardia medica potrebbe essere problematico, cos’è cambiato?
Sintomi e conseguenze sull’economia
I sintomi sono diversi e variano dallo stato di salute dell’animale e dalla gravità dell’infezione ma comprendono: febbre, inappetenza, spossatezza, emorragie e aborti, il problema è però la grande infettività di questo virus.
Le regioni colpite hanno lanciato un allarme per cercare di frenare l’avanzamento dei contagi, poiché questi causerebbero un blocco produttivo e nuove regole restrittive che colpirebbero fortemente l’economia locale, al punto da danneggiare le aziende, i lavoratori e lo stato.
Al momento non esite una cura a lungo termine in grado di debellare la pandemia, come ad esempio un vaccino e quindi molti allevatori e aziende sono costrette ad abbattere gli animali infetti.
Anche se quindi la Peste Suina Africana rappresenta un enorme problema, questa non contagia le persone, quindi la salute delle persone non è minacciata, mentre quella degli animali e dell’economia sta affrontando un grande e pericoloso rischio. Se vuoi avere ulteriori informazioni, eccoti la pagina dedicata dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare.
Nicolas De Santis