C’è un intervento a dir poco fondamentale che coinvolge la Guardia medica e che è sul punto di diventare operativo. Sono coinvolti tantissimi cittadini in tutto questo.
La Guardia medica sta per essere investita da un mutamento molto importante, che riguarderà potenzialmente tutte le famiglie che vivono in Italia. E tutto per via di un emendamento proposto alla Camera, passato con voto positivo e poi promosso anche al Senato e che è inserito all’interno del ddl Inps.
In base a quanto decretato da questo provvedimento governativo ufficiale, la Guardia medica ricoprirà in parallelo anche il ruolo di medico di base a tutti gli effetti fino ad un numero massimo di mille persone alle quali potere prestare assistenza.
C’è un motivo ben preciso se tutto ciò è avvenuto. Con il ddl Inps infatti si intende fare fronte ad una emergenza che si trascina già da alcuni anni nel nostro Paese e che riguarda la scarsità di medici curanti reperibili. In tanti stanno andando in pensione e non c’è l’adeguata copertura numerica richiesta per potere portare a compimento un cambio generazionale.
Guardia medica, molto presto sarà proprio come il medico di base
Per dare il via al tutto in maniera ufficiale sarà necessario aspettare la pubblicazione in Gazzetta, come sempre avviene con le misure legittimamente votate con esito positivo da Camera prima e Senato poi. E si stima che, con questa mossa, l’assistenza medica di base possa essere espansa ad un più ampio bacino di cittadini.
I numeri ufficiali, dati alla mano, snocciolati da Fimmg Continuità Assistenziale fanno sapere che ci sarà un milione e mezzo in più di persone che ora potrà contare sull’ausilio che la Guardia medica fornirà loro nelle veci di medico curante. I problemi che stanno a monte delle difficoltà di reperire nuove figure mediche da mettere al posto di quelle più esperte che ormai hanno raggiunto l’età pensionabile sono diversi.
E tra questi figura anche il ritardo con il quale alcune Regioni pubblicano i relativi bandi e concorsi e non mostrano la dovuta solerzia nel fornire una adeguata formazione. Si parla tante volte di difficoltà che caratterizzano in particolare il Sud Italia, ma in questo caso non c’è chi si mostra più virtuoso dell’altro.
Anche il Settentrione deve fare i conti con una forte carenza di figure professionali per l’assistenza medica di base. Purtroppo c’è molto ancora che dovrà essere fatto da questo punto di vista per tamponare questa grossa quanto atavica emergenza.
Ma in questo caso è stata messa una pezza importante che effettivamente riuscirà a dare la giusta assistenza a tanti cittadini che magari fino ad oggi dovevano barcamenarsi a destra ed a manca per avere una parvenza di medico di base curante.