Chi era Chiara Corbella e perché Roma intende dedicarle una via. La sua vicenda non deve essere dimenticata, quel che è accaduto è stato tremendo ma anche profondo.
Chiara Corbella, non un semplice nome e cognome qualsiasi benché quelli di una donna speciale. Una donna che non è più tra noi su questo mondo ma che continua a vivere nei ricordi di chi l’ha amata e conosciuta e di tantissimi altri che hanno conosciuto la loro storia.
Perché, per quanta retorica si possa fare, con tutta probabilità non in tantissimi avrebbero fatto la stessa cosa che ha fatto lei, a suo tempo. Sono trascorsi più di dieci anni da quando Chiara Corbella, che era incinta, scelse di dare la propria vita per salvare quella del bimbo che aveva in grembo.
Lei era giovanissima. Era nata nel 1984 a Roma. Ed ora proprio il Comune della Capitale ha fatto sapere che nelle prossime settimane provvederà a procedere con la proclamazione di un luogo pubblico dedicato alla memoria della coraggiosissima Chiara Corbella.
Non si sa ancora cosa, ma tra una strada, una piazza, un parco od uno spazio pubblico, presto nell’Urbe qualcosa ricorderà con tanto di targa questa mamma che ha regalato la propria vita per fare si che la creatura che ha generato potesse continuare a vivere.
Chiara Corbella, la sua tremenda vicenda
A vincerla fu un carcinoma alla lingua, con il marito Enrico Petrillo che la pianse. I due avevano già avuto altri due figli che però vissero solamente pochi minuti dopo essere nati. Nel 2008 un primo feto mostrò delle malformazioni estremamente gravi, con la piccola Maria Grazia Letizia che spirò a distanza di trenta minuti dalla sua venuta al mondo. La stessa sorte toccò, per gli stessi motivi, allo sfortunato Davide Giovanni.
Nel 2011 poi ci fu la terza gravidanza, che finalmente mostrò un nascituro sano e senza problemi. Ma purtroppo ci fu la scoperta della tremenda malattia che colpì Chiara. A quel punto si palesarono due scelte: o lei avrebbe intrapreso un percorso di cure che però avrebbe causato con tutta probabilità dei problemi enormi di salute al nascituro, o non avrebbe fatto nulla per non mettere in pericolo il futuro parto.
E Chiara scelse questa seconda soluzione. Quel che è successo è che Francesco, il figlio di Chiara ed Enrico, è nato il 30 maggio 2011, e che poco più di un anno dopo, il 13 giugno 2012, lei è poi morta, sopraffatta dalla terribile malattia che l’aveva colpita.
Tra l’altro un ulteriore procedimento per omaggiare la memoria di Chiara Corbella ha avuto luogo cinque anni dopo la sua scomparsa.
La Chiesa infatti, su iniziativa di Papa Francesco, diede il via all’iter per la sua beatificazione e canonizzazione. Nel 2018 Chiara è stata proclamata Serva di Dio. Adesso anche Roma ha intenzione di porle i dovuti omaggi e di fare in modo che il suo esempio ed il suo coraggio non vengano dimenticati.
Ed in tantissimi hanno mostrato entusiasmo per questa proposta da parte del Comune di Roma. Se c’è qualcuno che merita un simile riconoscimento, è proprio Chiara.