Che cosa avviene in una persona disordinata? Ce lo rivela uno studio, con dei risultati davvero significativi. E poi, per quali motivi si ha questa inclinazione?
Perché una persona è disordinata? Da che cosa deriva il disordine patologico e praticamente senza cura che sembra contraddistinguere certi individui? Per quanto ci si sforzi di far notare loro che vivere in questo modo è veramente difficile e che sarebbe meglio portare maggiore organizzazione all’interno della propria quotidianità, alla fine non c’è niente da fare.
Se una persona è disordinata, tale rimarrà per sempre. A nulla serviranno gli sforzi nel cercare di apportare un minimo di logica nel riassettare le cose, nel riporre oggetti anche importanti come i propri documenti personali e le chiavi di casa o dell’auto e nel provare a migliorare sotto questo punto di vista.
Poi va detto anche che certi soggetti si trovano molto meglio ad essere così. Non non riusciamo a crederci, ma loro finiscono con il trovare comunque quello che al momento non riescono a reperire. Questo è il classico concetto di “disordine organizzato”. Ma alla fine quali sono i motivi che spingono alcune persone ad essere così incorreggibilmente inclini al disordine ed a quella che sembra essere una totale mancanza di organizzazione?
Perché una persona è disordinata?
A quanto pare una possibile spiegazione può arrivare dalla scienza, e c’è anche un apposito studio condotto da ricercatori negli Stati Uniti che cercano di dirci il perché di tutto ciò. Ad essere coinvolta in questa rilevazione è la Università del Minnesota, con gli accademici americani che hanno voluto capire fino a che punto l’essere disordinati potesse portare alcuni soggetti sottoposti ad osservazioni a prendere un certo tipo di decisioni.
Ne è venuto fuori che gli individui più inclini ad essere disordinati mostrano la tendenza ad essere anche delle persone dotate di grande estro e creatività. Possono dare sfoggio di fantasia ed impiegarla magari anche nelle rispettive professioni. Alcuni erano scrittori, altri artisti, e questa dose di imprevedibilità fa decisamente bene a lavori del genere.
Di contro però è giunta anche una conferma importante su come l’essere ordinati invece porti ad agire con più raziocinio ed a prendere delle scelte più propriamente migliori, sotto molteplici ambiti. Insomma, questo è uno studio rivolto più su quelle che sono le scelte di un individuo e non personali.
La spiegazione in ambito psicologico
Se però volessimo cercare di addentrarci più propriamente nel campo della psicologia, allora possiamo riportare quanto è stato teorizzato da decenni. Il disordine allora può essere visto come qualcosa con il quale non si vuole fare i conti.
Non mettere a posto qualcosa può essere interpretato come la volontà di rinviare, di procrastinare, di affrontare un aspetto il più tardi possibile. Così come si ha la tendenza a fare in questo modo con gli oggetti, allo stesso modo avviene con le responsabilità.
E quindi il disordine è un qualcosa di non risolto, di lasciato in sospeso. Se siete a conoscenza di persone disordinate patologiche potreste applicare loro questo profilo psicologico per constatare se effettivamente anche loro abbiano l’inclinazione a comportarsi in questo modo ed a non fare fronte a doveri ed impegni. E per finire ci possono anche essere dei traumi alle spalle di una manifestazione di disordine cronico.
