Sempre più limiti vengono superati e continua a crescere l’ossessione dei like, a correre i maggiori rischi sono gli influencer e i giovani.
Soprattutto tra i giovani aumenta sempre di più il desiderio di seguire ogni tendenza sui social, per molti i like sono diventati una vera e propria ossessione, ma lo è anche la tendenza a sfidare i limiti soprattutto da parte degli influencer e dei giovani.
La psicoterapeuta e presidente dell’Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche e Cyberbullismo, Giuseppe Lavenia, nei giorni scorsi ha commentato la terribile vicenda avvenuta a Roma. L’incidente di Casalpalocco del quale sono responsabili 5 giovani youtuber ha causato la tragica morte di un bimbo di soli cinque anni, il piccolo Manuel Proietti. A detta sua è bene parlare di consapevolezza e responsabilità e dovrebbero prendersene carico non solo i familiari ma l’intera società.
Giuseppe Lavenia spiega che i giovani per ottenere attenzione e approvazione sui social si spingono sempre più oltre, in condizioni estreme che spesso diventano anche pericolose. Il loro obiettivo è quello di superare il limite, sganciandosi totalmente dalla realtà creando video con contenuti borderline. Per sentirsi ‘famosi’ i giovani vanno alla costante ricerca di nuovi follower e sono sempre più ossessionati dai like. Tutto ciò secondo la psicoterapeuta può causare un’emotiva dipendenza che inevitabilmente ha un forte impatto sull’autostima e sulla percezione della propria identità.
Giovani e influencer sempre più a rischio, quella per i like e i limiti è ormai un’ossessione
Stando al parere della psicoterapeuta dopo ciò che è successo a Roma più che pensare a giudicare è indispensabile trovare un modo per impedire che a causa dell’era dei social media si verifichino altri episodi simili.
L’intera società dovrebbe assumersi la responsabilità e il compito di prevenire altre simili tragedie. Pensa che non sia giusto attribuire tutta la responsabilità dell’accaduto ai familiari dei cinque youtuber. Cosa si può fare? Lei pensa che possa essere molto utile adottare educativi approcci in grado di incoraggiare i giovani verso un’autostima sana. Questa non deve dipendere in alcun modo dalla quantità di follower o like.
La soluzione non è quella di impedire ai giovani l’utilizzo dei social media ma è quella di creare un equilibrio e una critica consapevolezza tra la vita reale e quella online. Ciò che devono comprendere è il fatto che l’eccessiva e ossessiva ricerca di visibilità sul web può causare nella vita reale delle conseguenze davvero gravi e tragiche come è accaduto lo scorso 14 giugno 2023 a Casal Palocco.
Il giovane ragazzo che era alla guida della Lamborghini è accusato di omicidio stradale aggravato e lesioni. In seguito ai test è risultato anche positivo ai cannabinoidi nel sangue. Insieme ad un gruppo di youtuber, i ‘The Borderline’, avevano noleggiato l’auto di lusso per una sfida social. Quale? Quella di restare per 50 ore di fila a bordo del veicolo. Non è noto se stessero girando un video nel momento in cui hanno causato il tragico incidente, ma è chiaro che a spingerli verso l’assurda sfida sia stata la loro sete di popolarità sul web.
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I cinque ragazzi sul loro canale avevano annunciato tramite un video la loro sfida social. Volevano superare il limite ma hanno causato una tragedia. Sfide e challenge negli ultimi anni stanno diventando sempre più pericolose ed è per questo che soprattutto i giovani devono ritrovare un equilibrio tra social e realtà.