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Allungamento muscolare post allenamento: gli esercizi di stretching per stare bene

Pubblicato da
Andrea Cerasi

Lo stretching è importantissimo per evitare dolori e problemi vari, vediamo quali esercizi di allungamento muscolare post allenamento fare.

Abbiamo parlato diverse volte dell’importanza dello stretching, sia prima che dopo l’allenamento. Allungare i muscoli è fondamentale per preparare il corpo all’attività fisica, riscaldando la muscolatura prima di praticare sport. Ed è fondamentale effettuare l’allungamento anche una volta terminato l’allenamento, per distendere i muscoli e scioglierli dopo la fatica.

Atleta pratica stretching con affondi laterali (Canva – Inran.it)

Fare stretching prima e dopo l’allenamento, aiuta a evitare i tanti problemi che potrebbero insorgere, come strappi, contratture, dolori generali e molto altro ancora. Oltre allo stretching, bisogna anche controllare la respirazione. Una respirazione corretta, utilizzando il diaframma e non il petto, migliora la capacità toracica, e anche la resistenza. Nella fase di defaticamento, è essenziale, perché scioglie lo stress muscolare e mentale.

Gli esercizi per l’allungamento muscolare. Cosa fare dopo l’allenamento

Distensione gambe alla parete (Canva – Inran.it)

Il defaticamento serve per ossigenare meglio il sangue e i tessuti, aiutando il corpo a recuperare le energie spese durante l’attività. Scopriamo alcuni esercizi di allungamento muscolare post allenamento, da accompagnare a una corretta respirazione. Non ci occorre molto, basta un muretto o una parete per praticare questi esercizi. Li possiamo fare ovunque. Sia all’aperto che al chiuso, in casa o in palestra.

Il primo esercizio consiste nel distendere le gambe lungo le parete. Dunque, ci poggiamo a terra, guardando dritto il muro, cercando di poggiare i glutei alla parete, e distendiamo le gambe verso l’alto. La schiena deve essere poggiata al suolo, le braccia distese lungo il busto. Restiamo in posizione per 30 secondi. Dopodiché, passiamo al secondo esercizio.

Affondi per allungamento (Canva – Inran.it)

Ci posizioniamo di fronte alla parte, in piedi, un poco distanti, poi mettiamo una gamba davanti e una dietro, e infine abbassiamo la schiena di 90 gradi. Cerchiamo di poggiare i palmi delle mani alla parete, distendendo le braccia ai lati della testa. Anche in questo caso, restiamo in posizione per 30 secondi. Dopodiché, ripetiamo l’esercizio mandando avanti l’altra gamba.

Allungamento dei muscoli prima e dopo l’allenamento

Stretching contro muro (Canva – Inran.it)

Il terzo esercizio prevede una posizione particolare. Ci rannicchiamo lasciando la parete alle nostre spalle, distante qualche decina di centimetri dai glutei. pieghiamoci sulle ginocchia, poi allunghiamo una gamba all’indietro, fino a poggiare il collo del piede al muro. Dopo 30 secondi, cambiamo gamba. Questo esercizio si chiama “affondi al muro” E ancora, affrontiamo la torsione del busto da posizione seduta.

Torsione del busto seduto a terra (Canva – Inran.it)

Sediamoci a terra, allunghiamo le gambe, dopodiché, pieghiamo una gamba, alzando il ginocchio, e lasciando stesa l’altra. Rotiamo il busto, incrociando il braccio con la coscia. Se abbiamo alzato la gamba destra, allora rotiamo verso destra, poggiando il braccio sinistro, disteso, sul ginocchio destro. Ripetiamo poi l’esercizio in senso contrario.

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Infine, per l’ultimo esercizio restiamo in piedi, troviamo un piccolo appoggio, che può essere uno scalino, un sasso, un dislivello o un qualsiasi oggetto, e poggiamoci sopra un piede solo. A questo punto, spostiamo tutto il peso del corpo sulla piede che abbiamo poggiato sul dislivello, sollevando la punta dell’altro piede. 30 secondi e poi cambiamo gamba per l’appoggio. Altri esercizi di stretching li trovate in questo articolo.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

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Andrea Cerasi