Dei cervelli mini creati con le cellule staminali per porre fine una volta per tutte ad una grave malattia genetica, il futuro è proprio qui in Italia grazie ad uno studio nostrano.
Cervelli mini creati con le cellule staminali, l’impresa è riuscita all’interno dei laboratori dell’Università di Pisa, e per uno scopo principale. Ovvero analizzare più a fondo il gene WDR62, sul conto del quale scienziati e ricercatori ritengono che ci siano ancora tante cose da scoprire.
Come è stato possibile giungere a questo traguardo, con dei cervelli mini creati con le cellule staminali? E perché l’obiettivo è studiare proprio il gene WDR62? Perché questa particolare componente del corpo umano è legato al sorgere dei casi di microcefalia, quando è colpito da delle mutazioni.
La microcefalia è una condizione estremamente grave che colpisce il feto nel grembo materno durante le fasi della gestazione. La conseguenza è uno sviluppo non sufficiente della massa cerebrale, che non risulta formata come dovrebbe. Con quindi un cervello più piccolo e che di fatti costituisce un handicap importante per il soggetto colpito.
A questo esperimento firmato Università di Pisa e che ha trovato spazio sulla rivista specializzata di settore eLife ha preso parte anche Angeliki Louvi, docente della statunitense Yale School of Medicine. Ma anche alcuni accademici della Università Statale di Milano. Nella analisi in questione sono state impiegate delle cellule del tessuto epiteliale per ricavare a loro volta delle cellule staminali riprogrammate.
Cervelli mini creati con le cellule staminali, come è stato possibile e perché
E capaci di essere indirizzate in direzione di ogni tipo cellulare dell’organismo, neuroni compresi. Il fine di questo studio era proprio quello di fare in modo che i deficit cellulari e neuronali apportati da una condizione di microcefalia.
Con ciò sono stati creati anche dei modelli direttamente osservabili di cervello, con relative disfunzioni. I ricercatori e gli scienziati coinvolti confermano anche che hanno utilizzato una tecnica super innovativa che è nota con il nome di CRISPR/Cas9.
Con questo modus operandi hanno quindi riparato la sequenza di un gene colpito da malformazione, correggendola direttamente in vitro. Per un percorso che ora si punta a fare diventare lo standard in futuro per una possibile terapia genica.
A proposito di cervello, che resta l’organo più delicato da proteggere per non incorrere in malattie di tipo neurodegenerativo. Ci sono tanti aggiornamenti importanti che riguardano alcuni interventi che riguardano questa specifica parte del corpo.
Scoperte ed interventi eccezionali sul cervello
Ad esempio il fatto che è stato condotto uno studio di recente che ha portato alla scoperta in base alla quale il cervello stesso continuerebbe a funzionare per un certo periodo anche dopo uno stato di morte accertata.
In un altro studio invece lo scopo era capire come cambia la massa cerebrale degli astronauti dopo un certo periodo trascorso nello spazio.
SE NON VUOI PERDERTI I NOSTRI AGGIORNAMENTI ED ESSERE SEMPRE IL PRIMO A CONOSCERE LE ULTIME NOTIZIE, PUOI SEGUIRCI SU TELEGRAM
Infine, ad inizio giugno 2023 è avvenuto un intervento chirurgico eccezionale su un bambino che stava perdendo il cervello dal naso. A salvarlo è stata una equipe medica italiana, con l’intervento compiuto proprio nel nostro Paese, a Torino.