Nel 2023 si sente molto la mancanza di un vero dialogo tra genitori e figli, recuperare il rapporto però è possibile con la forza di volontà.
Ultimamente i è sentito molto parlare di genitorialità e figli. In effetti sono moltissime le persone che dal vivo o sui social descrivono come secondo loro il rapporto che si instaura oggi con i propri figli è fondamentalmente diverso a come si faceva nelle scorse generazioni.
Ormai si legge praticamente di tutto, genitori che rimproverano la maestra a scuola per le marachelle del figlio, bambini lasciati a se stessi e ogni giorno se ne sente una diversa.
Le dinamiche che si instaurano tra genitori e figli dipendono da moltissimi fattori, come ad esempio dal contesto culturale, dall’approccio con la scuola e dalla vita di tutti i giorni trascorsa tra le mura di casa. Sono sempre di più i casi di depressione tra i giovani e bisogna sapere come agire.
Per approfondire questo complesso discorso, il Corriere della Sera ha deciso di intervistare il noto Paolo Crepet, scrittore, sociologo e psichiatra italiano, conosciuto nel campo per la grande esperienza e per i meriti conseguiti dagli anni di esercizio.
L’analisi di Paolo Crepet al Corriere della Sera, racconta di come il rapporto tra genitori e figli si sia incrinato in modi diversi, gli adulti accontentano i giovani per non cadere in discussioni, si è perso il senso di capofamiglia per via dell’eterna gioventù dei genitori.
Secondo Crepet i genitori non hanno più il ruolo che ricoprivano una volta anzi, i genitori vogliono sentirsi sempre più giovani, mettendosi alla pari dei figli e non vivendo a pieno la propria epoca, quando il conflitto tra generazioni era essenziale per migliorare e migliorarsi.
Anche se ad oggi sembra molto facile uscirsene con la frase “era meglio prima”, in realtà il rapporto tra i genitori e i figli non è mai stato semplice, soprattutto se in casa non esiste un equilibrio sano. Ad oggi non solo il modo di comunicare dei giovani è cambiato, ma bisogna saperlo accettare e capire cos’è che li blocca dal parlare dei propri sentimenti e chiudersi.
Oramai non è più possibile ignorare gli effetti psicologici che hanno portato la pandemia, le guerre e il potente avvento del digitale. Infatti anche se le prime due sono di carattere estremamente negativo, anche la digitalizzazione potrebbe avere un ruolo nel cambiamento di abitudini dei più giovani e dei rapporti con i coetanei, amici e parenti. In Italia poi esiste anche un grave problema, si fanno sempre meno figli, la soluzione però esiste.
Secondo i dati del Sip (Società Italiana di Pediatria), c’è stato un enorme espansione dei social negli ultimi anni e i diversi studi mostrino come i giovani che più ne fanno uso possano avere problemi di ansia e depressione.
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Ad oggi poi i giovani stanno affrontando un periodo di cambiamenti molto difficile, in cui è difficile vedere l’uscita, perdendo quindi la speranza nel futuro, a dirlo sono i dati, infatti ad oggi i problemi mentali tra i giovani sono più diffusi che mai.
Nicolas De Santis