Che malattia è, cosa sono le ossa di cristallo e come si cura questa patologia grave. Non c’è solo la osteoporosi, i dettagli che è bene conoscere.
La malattia dello ossa di cristallo sembra più un qualcosa concepito dalla mente di uno scrittore o di uno sceneggiatore di cinema o televisione. Eppure esiste sul serio. La prima patologia che colpisce le ossa e che viene in mente a tutti è l’osteoporosi, che colpisce a prescindere dagli anni ma principalmente quando si supera la mezza età.
Ma non è la sola patologia ossea nota. C’è anche la cosiddetta malattia dalle ossa di cristallo è. Tornando però sulla osteoporosi, è bene aprire una parentesi in merito a quanto sia importante sapere fare prevenzione e capire in che modo agire per limitarne gli effetti nefasti sulla salute. Tra le conseguenze più note figura un accresciuto rischio di incappare in delle fratture, specialmente del femore, che è una delle parti del corpo più esposte a seguito di una caduta.
Ed anche le braccia ed altre parti sono a rischio. Ad accentuare una situazione di osteoporosi può essere anche uno sviluppo non corretto dell’osso, per una condizione di fragilità che è sorta già all’inizio. Poi c’è anche questa più rara malattia dalle ossa di cristallo, che è di natura genetica e che ha un nome ben specifico.
Parliamo della osteogenesi imperfetta, abbreviata con la sigla OI e che comporta fragilità dello scheletro, diminuzione della massa delle ossa presenti nel corpo e consequenziale sovraesposizione al pericolo di essere esposti a delle fratture.
Della osteogenesi imperfetta esistono cinque varianti ed i tratti distintivi di tutte loro sono rappresentati da deformità alle ossa e da elevata fragilità. I casi attualmente noti in Italia sono circa mille, per quella che è una malattia molto rara. Il percorso di cura ad oggi messo in pratica per questa condizione molto delicata prevede una stretta osservazione in ambito medico ed ortopedico, con una elevata importanza anche in ambito di fisioterapia.
Poi ci vuole anche un periodo di riabilitazione, mentre nei casi più gravi è previsto anche l’ingresso in sala operatoria. È con la chirurgia infatti che si procede nella correzione delle deformità accentuate.
Inoltre è prevista anche la assunzione di farmaci bifosfonati, che sono utili per conservare la densità di minerali nelle ossa oltre che per ridurre il dolore ed il rischio di fratture.
SE NON VUOI PERDERTI I NOSTRI AGGIORNAMENTI ED ESSERE SEMPRE IL PRIMO A CONOSCERE LE ULTIME NOTIZIE, PUOI SEGUIRCI SU TELEGRAM
Si procede anche con la somministrazione dell’ormone della crescita e della vitamina D. Occorre, al contempo, procedere il prima possibile con la fisioterapia per non fare si che si assista ad una riduzione delle capacità motorie, oltre che per preservare l’equilibrio. Con un adeguato percorso medico si punta a ridurre la sofferenza ed il rischio di essere esposti alle conseguenze negative di questa malattia.