Il congedo di paternità è uno dei temi più discussi degli ultimi tempi e per il 2023 sono previste grandi novità, ecco quali sono.
Per i lavoratori dipendenti arriva anche per il 2023 il congedo di paternità, la misura che consente a chi diventa papà di beneficiare di 10 giorni di congedo per la nascita del proprio figlio. Nel 2022 era entrata a pieno regime nell’ordinamento italiano, dopo un lungo esperimento.
Il uovo Decreto Legislativo n. 105 stabilisce la nuova guida per sapere a chi ha diritto al congedo, come funziona, come e quando fare domanda. Il congedo parentale per il padre è un permesso retribuito per i lavoratori dipendenti, che permette di assentarsi dal lavoro in occasione della nascita di un figlio. È possibile usufruire del congedo di 10 giorni tra i due mesi precedenti e i cinque mesi successivi al parto.
A chi è rivolto e come fare domanda di congedo di paternità nel 2023
Il congedo di paternità è stato introdotto per la prima volta in via sperimentale nel 2012 e rinnovata ogni anno, arrivando ad essere definitiva a partire dal 13 agosto 2022. Questo congedo spetta a tutti i lavori dipendenti compresi:
- Lavoratori dipendenti nelle Amministrazioni pubbliche
- Lavoratori domestici
- Lavoratori agricoli a tempo determinato
Sono invece esclusi dal congedo di paternità obbligatorio:
- Padri iscritti alla Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della Legge 8 agosto 1995, n. 335
- Chi pratica lavoro autonomo
Inoltre, il congedo, spetta ai padri titolari di un contratto dipendente alla nascita di un figlio, all’adozione o affidamento di un minore e dal decesso del figlio nei primi 10 giorni di vita o dal primo giorno della 28° settimana di gestazione. Da specificare che i 10 giorni di congedo non variano in caso di gemelli. Ogni giorno di congedo, il padre è retribuito al 100% attraverso un’indennità giornaliera a carico dell’INPS pari alla retribuzione normalmente percepita. Chi vuole usufruire del congedo di paternità, può fare domanda almeno 15 giorni prima del periodo in cui intende astenersi dal lavoro. In questo caso se si vuole il congedo nei giorni in cui nasce il figlio, occorre calcolare 15 giorni prima dalla data presunta del parto.
La domanda per il congedo si può presentare in due diverse modalità. Chi percepisce l’indennità tramite il datore di lavoro, deve presentare la richiesta in forma scritta specificando le date in cui si assenterà dal lavoro, direttamente al proprio datore. Chi invece riceve l’indennità tramite l’INPS, deve fare domanda online attraverso un’apposita procedura.