La bocciatura a scuola può essere causa di profonda delusione, una tragedia, ma anche da questa si può imparare molto: non è un fallimento.
Essere bocciati, o comunque rimandati, a scuola, è sempre un trauma che si abbatte sulla psiche dello studente. Talvolta, questa situazione apparentemente catastrofica influenza persino tutta la famiglia. In realtà, si tratta di una situazione meno drammatica di quelle che si potrebbe pensare. La bocciatura non è un fallimento, ma potrebbe rappresentare una seconda possibilità.
Un secondo tentativo per rimediare agli sbagli fatti l’anno precedente, e per poter migliorare. Sono queste le parole dell’insegnante Vincenzo Schettini, docente diventato famoso attraverso i social, grazie alla pagina Instagram “La fisica che ci piace”. Un insegnante che è riuscito a instaurare un profondo rapporto con i propri studenti, diventando un’icona, un modello da seguire.
Come affrontare una bocciatura e prenderla come una possibilità per migliorare
Intelligente, empatico, capace di spiegare concetti difficili con parole semplici, catturando l’attenzione dei suoi studenti, ma anche degli utenti del web. Vincenzo Schettini è uno di quei docenti che si potrebbero tranquillamente definire “rari”. Se le scuole avessero più insegnanti del genere, sicuramente i ragazzi si avvicinerebbero con maggiore curiosità e divertimento a certe materie.
In un recente video, il divulgatore esamina il concetto di bocciatura, e tutto ciò che comporta. La bocciatura non deve essere vista non un fallimento, ma come una seconda opportunità. Ripetere l’anno non è una tragedia insormontabile, così come essere bocciati a un esame universitario. Tutto deriva dalle aspettative che la famiglia, e spesso anche la società, esigono dai ragazzi.
Ma la verità è che essere rimandati, o non superare un esame, non conta assolutamente nulla nella vita. Anzi, i piccoli fallimenti fanno parte della vita, e bisogna saperli affrontare. Il fallimento è una condizione umana, che fa parte dell’esistenza. Esiste solo un percorso, per il raggiungimento di un obiettivo. L’obiettivo si conquista soltanto se lo si merita. Se non si merita un obiettivo, si viene bocciati, ma ciò non determina la creazione di una catastrofe insuperabile.
È soltanto una scusa in più per capire dove si è sbagliato e rimediare. È una seconda occasione, che si può affrontare con più preparazione. La scuola deve educare alla vita, perciò, se si reagisce male a una bocciatura, si reagisce male a qualunque avversità. La bocciatura deve essere affrontata, è un passo in più verso l’eta adulta, verso la realtà e la vita quotidiana.
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I ragazzi adolescenti devono essere compresi dai genitori. Gli adulti devono capire la fragilità dei propri figli, inoltre devono cercare di mantenere un dialogo aperto, spiegando loro le basi della vita e fornendo loro gli strumenti per diventare adulti. Educazione in famiglia ed educazione scolastica sono attività fondamentali, in casa e a scuola, i ragazzi crescono e imparano a vivere.