In caso di diabete frutti e prodotti simili di origine naturale come andrebbero assunti? E soprattutto, quali sono quelli da prediligere ed in quali quantità?
Diabete e frutti da poter mangiare possono entrare in conflitto ma anche presentare alcuni punti di convergenza tale da non costringerci a fare alcuna rinuncia. Praticamente tutti i tipi di frutta sono naturalmente dotati di una certa carica di fruttosio, che è per l’appunto uno zucchero naturale.
E pur essendo il fruttosio più salutare di un qualsiasi tipo di zuccheri aggiunti come avviene con i processi industriali, chi è affetto da diabete e deve fare i conti con questa patologia che può risultare anche letale è per forza di cose tenuto a prestare la dovuta attenzione a tavola e nella alimentazione in generale.
Il diabete condiziona il nostro modo di nutrirci. Però esistono delle regole semplici da poter seguire e che ci renderanno le cose più facili, nonostante tutto. Non solo con i frutti più consigliati ma con tutti i tipi di alimenti. In che modo ci possiamo comportare in questo senso?
Diabete e frutti da mangiare, quali sono i più consigliati e salutari
In genere ci sono delle tipologie di frutta che dietologi e nutrizionisti – che è sempre importante consultare ogni volta di iniziare una dieta – tendono a sconsigliare pure quando un individuo non è affetto da diabete. Si tratta di banane, ananas, fichi ed uva soprattutto, che sono particolarmente ricchi di cariche zuccherine.
In realtà è possibile quanto meno assaggiarli, una volta ogni tanto. Certo non tutti i giorni. Poi una cosa importante per frenare i picchi della glicemia è quella di cambiare il proprio schema di alimentazione il più possibile. Ma sempre restando nell’ambito della moderazione di quel che si mangia, scegliendo alimenti sani e naturali.
Un diabetico può mangiare fino a due porzioni di frutta al giorno per un totale di 100 grammi ed anche un po’ di più. Dipende dalla frutta stessa. I prodotti naturali consigliati sono:
- mela (1)
- pesca (1)
- albicocche (2-3)
- anguria (una fetta)
- melone di pane o simili (due fette piccole)
Una volta ogni tanto poi via libera ad una banana, che non sia con troppe macchie. Ed a qualche acino di uva, oppure a 3-4 fragole o ciliegie.
Le indicazioni che solo un esperto ci darà
Lo rendono noto diversi soggetti medici autorevoli come l’Organizzazione Mondiale della Sanità ed il Ministero della Salute.
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Variamo tra l’elenco di frutta presentato e prediligiamo il frutto fresco così come si presenta, perché sarà il modo migliore per assumere tutte le sostanze nutrienti che esso contiene. Meglio ancora se con tutta la buccia, quando possibile, perché così assumeremo anche un maggiore quantitativo di fibre.
Un esperto medico ci dirà le stesse cose ma in maniera più approfondita. Per cui è sempre d’obbligo rivolgersi ad una figura qualificata per poterne sapere di più e tutelare la propria salute.