Olive Thomas: l’attrice americana che, negli anni ’20, ingurgitò per sbaglio del veleno pensando fosse una medicina che l’avrebbe salvata dal suo male.
Olive Thomas, soprannominata Olivette, nasce nelle vicinanze di Pittsburgh, attraversando sin dai primi anni della sua infanzia un periodo problematico, a causa della morte prematura del padre. Per aiutare sua madre a prendersi cura dei suoi due fratelli più piccoli, James e William, ha abbandonato gli studi e ha iniziato fin da subito a cercare lavoro.
Vita e primi esordi nel mondo dello spettacolo
Nel 1911, all’età di 16 anni, si è sposata con Bernard Krug Thomas e ha assunto il suo cognome, che avrebbe poi utilizzato anche nella sua futura carriera di attrice. La relazione tuttavia è durata circa due anni. Dopo il divorzio, Olive si è trasferita a New York, dove ha trovato lavoro.
Nel 1914, mentre lavorava come commessa, Olive ha letto che il famoso pittore Howard Chandler Christy, creatore della famosa “Christy Girl”, sarebbe stato uno dei giudici di un concorso per eleggere la ragazza più bella di New York. Decisa a partecipare, Olive vinse il concorso. Il pittore, in seguito, ha presentato la donna a Harrison Fisher, il quale decise di ritrarla per il giornale di sua proprietà. Ci sono diverse versioni su come Olive abbia iniziato la sua carriera, ma in ogni caso è diventata una delle famose ragazze delle “Midnight Frolic”, una serie di spettacoli dal tono piuttosto osé.
Olive ha iniziato a frequentare uomini potenti e ricchi, incluso l’ambasciatore tedesco che avrebbe regalato a lei perle dal valore di 10.000 dollari. La sua relazione con Flo Ziegfeld, un famoso impresario di spettacoli notturni, sembrava addirittura mettere in crisi il suo matrimonio con Billie Burke, che si era trasferita in California per girare un film. È diventata la musa del famoso pittore Alberto Vargas e ha lasciato Ziegfeld e le Follies per intraprendere una carriera cinematografica.
Il declino e i problemi legati all’alcolismo
Nel 1916, Olive ha firmato un contratto con la Thomas H. Ince Corporation, diventando presto la stella di punta della Triangle Film Corporation. Nel dicembre del 1918, ha firmato un contratto con la Selznick Pictures Company, diventando una delle principali attrici del tempo con ruoli da femme fatale e flapper, la ragazza moderna che infrangeva le convenzioni sociali dell’epoca.
Tuttavia, la vita di Olive era segnata da gravi problemi legati all’alcolismo, e ha subito tre incidenti automobilistici in due anni. Il suo secondo marito, Jack Pickford, attore e regista, aveva anch’egli problemi di dipendenza dall’alcol. Nel 1920, Olive e Jack si sono recati in Europa per un viaggio che avrebbe dovuto essere una seconda luna di miele, dopo aver rinunciato alla prima a causa di impegni lavorativi. Olive è arrivata per prima in Francia e si è stabilita all’Hotel Crillon a Parigi, nell’appartamento reale, in attesa che il marito la raggiungesse dopo aver terminato le riprese del suo ultimo film.
Sono emerse diverse versioni sulla morte di Olive in Francia. Una teoria sostiene che una mattina sia stata trovata nuda e priva di sensi nel suo hotel, accanto a una bottiglietta di bicloruro di mercurio, un veleno che era stato prescritto per curare la sifilide di Jack. Si pensava che Olive avesse confuso il bicloruro di mercurio con un medicinale per il sonno e avesse ingerito una dose letale.
Un’altra versione suggerisce che quella notte Olive e Jack fossero tornati in hotel dopo una serata trascorsa nei bistrot di Montmartre. Olive, incapace di dormire, prese delle pillole al buio, confondendo il bicloruro di mercurio con un sedativo. Quando si accorse dell’errore, era ormai troppo tardi e le pillole le provocarono atroci sofferenze.
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L’agonia e la morte
Nonostante le diverse teorie sulla sua morte, Olive Thomas ha lottato per altri quattro giorni prima di morire. Le circostanze esatte della sua morte sono rimaste oggetto di dibattito e speculazione. Una rapida indagine della polizia e un’autopsia conclusero che si trattava di un incidente, e il corpo di Olive e il suo marito furono rapidamente riportati in America.
La morte prematura di Olive Thomas, all’età di soli 25 anni, è stata un grande shock per l’industria cinematografica e per i suoi numerosi fan. Era una delle attrici più promettenti del suo tempo, con un futuro luminoso davanti a lei. La sua bellezza e il suo talento la avevano resa una delle icone del periodo, spesso paragonata ad altre famose attrici come Clara Bow, Louise Brooks e Joan Crawford.
La tragica morte di Olive Thomas ha lasciato un vuoto nel mondo del cinema e ha alimentato speculazioni e leggende sulle cause del suo decesso. La sua breve vita e la sua carriera brillante saranno per sempre ricordate come un’incarnazione dell’effimera bellezza e del fascino del periodo dei Roaring Twenties.
Oggi, Olive Thomas è considerata un’icona del cinema muto e una delle prime donne ad aver influenzato il concetto di “flapper” nella cultura popolare. Nonostante la sua morte prematura, il suo contributo all’industria cinematografica e il suo impatto sulla moda e sulla società dell’epoca rimangono indelebili.