Accettare il proprio corpo, non tutti riescono a farlo, ma con il Body Positive si impara ad amarsi per quello che si è, difetti compresi.
L’accettazione del proprio corpo è un concetto davvero difficile, soprattutto in una società, come quella odierna, che è costantemente alla ricerca della perfezione, e che è votata al culto del corpo perfetto. Siamo invasi da immagini e video di donne e uomini dai lineamenti perfetti, dalla pelle liscia, dai corpi proporzionati e dai visi angelici.
Molto spesso ciò che vediamo sul web non è reale, i corpi perfetti e i visi senza rughe, nella maggior parte dei casi, dovuti all’utilizzo di vari filtri di bellezza, oggi semplicissimi da applicare, grazie allo sviluppo tecnologico, tanto che è possibile applicarli su qualunque canale social. In una società che sponsorizza la perfezione, essere imperfetti è un problema, e diventa sempre più difficile accettare le proprie caratteristiche fisiche e spesso si è vittime di body shaming.
Come accettare le proprie caratteristiche fisiche: il concetto originario di Body Positive
Il malessere che comporta l’essere imperfetti, si avverte soprattutto in fase adolescenziale, quando il rapporto con il proprio corpo è fondamentale. Durante la fase di pubertà, l’individuo deve accettare e comprendere i cambiamenti che avvengono a livello fisico. Nella maggior parte dei casi, specialmente per le donne, in questa fase della vita il corpo viene percepito come sbagliato.
Si avverte spesso una sensazione di rifiuto, come se il corpo e le sue trasformazioni poco gradite rappresentassero un ostacolo per lo sviluppo delle relazioni sociali. Questa sensazione, quindi, porta a considerarsi come una delusione. Nei casi più gravi, i problemi con il corpo portano a stati di depressione, ma anche allo sviluppo di malattie come l’anoressia o la bulimia.
In una società che amplifica la sensazione di inadeguatezza, è sempre più necessario diffondere un’idea di corpo diversa, non basata sulla perfezione ma sulla valorizzazione degli aspetti che ci rendono unici. Il nostro corpo è una macchina meravigliosa. Tutti i corpi sono unici e diversi, e tutti quanti hanno pregi e difetti.
L’errata concezione del “Body Positive da social” che genera danni
È importante, però, tenere in considerazione che il corpo va rispettato. Eccessi di magrezza e di grasso, non sono sicuramente aspetti che portano benessere ai nostri corpi, ed è in questi casi, soprattutto sui social, che si è stravolto il concetto stesso di Body Positive. Il Body Positive nasce con l’intento di non rincorrere in modo ossessivo la perfezione, ma di vivere bene pur avendo qualche difetto (e li abbiamo tutti, i difetti!).
Tendere all’eccessiva magrezza o all’obesità, inneggiando al Body Positive e all’accettazione felice del proprio corpo, non è la scelta giusta. Imporlo poi come parametro di bellezza (con la scusa, anch’essa sbagliata, della definizione di “curvy”) o come modello da seguire, è fortemente scorretto, e comporta infatti seri danni sia a livello corporeo che a livello psicologico.
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Coloro che tendono ad assumere atteggiamenti deleteri per l’organismo, ingerendo grosse quantità di cibo spazzatura, non portano benefici al proprio corpo, e non sono un modello da seguire, tanto meno da inneggiare. L’obesità è una patologia che danneggia la salute, senza contare che non fa vivere bene, pesando sui muscoli, sulle ossa e sulle articolazioni, debilitando il fisico, mano a mano che questo invecchia. Va combattuta, non inneggiata.