Uno studio ai limiti del possibile ha mostrato quello che succede a livello cerebrale subito dopo la morte. I risultati hanno sorpreso i ricercatori coinvolti.
Dopo la morte nessuno sa cosa ci sia, semmai qualcosa esiste sul serio. Tutto lascia presupporre di sì, perché tanto le religioni quanto la scienza ci dicono che anche dalla morte ha origine a sua volta la vita. Basti pensare ad un corpo senza vita lasciato sul terreno. Alla fine diventa del concime utile per favorire la crescita di nuova vegetazione.
E sempre le religioni parlano di ciclicità, di un susseguirsi di vita dopo la morte. Anche in ambito biblico si fa riferimento a tutto ciò, e prima ancora le civiltà antiche ad ogni latitudine aveva teorizzato la possibilità che ci fosse un mondo ultraterreno.
Tornando ai giorni nostri e citando alcune recenti osservazioni accadute grazie a quanto hanno riscontrato alcuni ricercatori della statunitense University of Michigan Medical School, giungono degli interessanti aggiornamenti che riguardano la cosiddetta esperienza di pre-morte.
Dopo la morte che cosa succede? Lo studio
Si tratta di ciò che gli individui che riescono a svegliarsi da un coma sostengono di avere vissuto, e del quale sono convinti di avere dei ricordi anche precisi. Sono stati raccolti dei dati senza precedenti perché questi elementi riescono a dare una idea di come muoia il cervello fisiologicamente.
E da ciò gli scienziati stessi hanno avvertito dello stupore per un particolare ben preciso. Ovvero, dopo la morte il cervello sembra lavorare ancora, anche se per un brevissimo lasso di tempo. Tutto questo è stato reso possibile grazie a delle osservazioni compiute su quattro persone in procinto di morire per colpa di altrettanti attacchi di cuore.
Al momento di staccare la spina dai macchinari che le tenevano in vita sono state registrate le attività cerebrali. Ciò ha posto in evidenza un aumento delle scariche di onde gamma che avvenivano nel cervello (che è bene sapere come fare per tenerlo sempre attivo e reattivo) una cosa che è durata dai trenta secondi fino ai due minuti dopo il decesso.
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Per i ricercatori si tratterebbe della conferma del fatto che il cervello stesso possa risultare ancora cosciente dopo la morte. Purtroppo non è possibile stabilire cosa quelle persone che sono poi morte abbiano visto o vissuto nei loro ultimissimi secondi di vita.